Spesso le parole sono feroci come coltellate e i commenti feriscono più di una sberla. Lo dimentichiamo e leggere probabilmente queste poco parole, ci fa subito pensare alla solita noiosa retorica di chi deve salire in cattedra e fare un po’ di moralismo. Nulla di più vero. Stavolta però nessuno ci farà la lezioncina. Una fotografa di 23 anni ha deciso di illustrare con il suo lavoro, come il sessismo possa colpire il corpo delle donne.

Allaire Bartel, ha realizzato questi scatti per partecipare a un concorso, il tema era confini. E così, forte anche della sua esperienza di vita, ha scelto di mostrare che cosa volesse dire essere una donna in un mondo di uomini, che hanno costruito un modo su misura per loro.

Sono stata particolarmente determinata a esprimere l’idea che l’oppressione delle donne non si verifica solo in casi estremi e isolati (come lo stupro o gli abusi fisici), ma può anche essere avvertito in forme minori tutti i giorni della vita.

Ha raccontato al Telegraph. In effetti è così. Quante volte uno sguardo ci ha fatto sentire nude? Nelle sue foto ci sono delle donne afferrati da mani maschili, mentre lavorano, fanno sport o semplicemente sono impegnate a fare colazione. Vengono prese per un braccio, per il collo o toccate violando la loro dignità. Le protagoniste di questi scatti hanno sempre uno sguardo vuoto, perso nel nulla. Come mai?

È stata una scelta visiva per dimostrare come le donne, totalmente condizionate dall’ambiente, siano abituate ad accettare e scusare il maschilismo che le circonda.

Via | Telegraph

Foto | Pinterest

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ultimo aggiornamento: 09-03-2015