Le melanzane, che meraviglioso vegetale! Questo dono dell’orto è infatti uno degli ingredienti più amati dalla cucina italiana, che lo utilizza per piatti rustici, quali la buonissima parmigiana o per quelli più chic, creando morbide vellutate a contorno di raffinati secondi di pesce o carne.

Ma inutile dire che anche la pasta ne va matta, eleggendo la melanzana come condimento perfetto di penne e spaghetti o come ripieno ideale per la lasagna vegetariana. E se non bastassero le sue indiscusse qualità gastronomiche, questo ortaggio è anche facile da coltivare in vaso o nel proprio orticello domestico. Ecco come.

Per scegliere la varietà più giusta è bene andare in vivaio e farsi consigliare da professionisti sulla tipologia migliore e più adatta a prosperare negli spazi che abbiamo a disposizione. E sebbene la fase della semina sia certamente affascinante, il consiglio è di preferire l’acquisto di piantine già preformate da mettere a dimora in casa, piuttosto che le sementi.

In questo modo si evita di incappare nei problemi classici che possono incidere negativamente sulla germinazione che, soprattutto per la melanzana, si traducono in temperature troppo basse o escursioni termiche eccessive, scarsità di luce e calore, terreno non sufficientemente ricco o umido.

Il periodo migliore per la messa dimora o per l’invaso è in primavera, dopo le ultime gelate notturne, periodo in cui il clima è più stabile e la pianta non rischia di soffrire per gli antipatici scherzetti del meteo o del termometro (che non deve mai scendere sotto i 13° C per evitare danni).

Dotiamoci di un vaso capiente e alto, visto che la melanzana ha bisogno di ampi spazi vitali (cresce abbastanza in altezza e le radici pescano molto in profondità), foderiamolo con argilla espansa sul fondo e riempiamo con terriccio ricco di sostanza organica ad un pH compreso fra 6.3 e 6.8. Creiamo una buca al centro, inseriamo la pianticella e copriamo con altra terra, in ultimo inseriamo un sostegno per evitare che il fusto si pieghi con l’arrivo dei frutti.

Per agevolare l’attecchimento e far soffrire meno alla pianta lo stress da trapianto, possiamo anche concimare il terreno dopo la messa a dimora, in modo da dare il giusto nutrimento all’arbusto. Innaffiamo poi abbondantemente per compattare la terra e inumidirla in modo generoso.

Coltivare_melanzane_pianta

Proprio a proposito delle irrigazioni, va detto che la melanzana ama l’acqua ma, come la maggior parte dei vegetali, detesta i ristagni idrici, fonte di marciumi e malattie delle radici. Facciamo si che il terreno sia sempre umido (nei periodi estivi bagniamolo quotidianamente) ma accertiamoci di non lasciare “pozzanghere” d’acqua che potrebbero danneggiare la piantina.

Cerchiamo anche di posizionare il vaso in una zona luminosa e calda del balcone o della veranda, dove la melanzana possa ricevere luce e calore per almeno 8 ore al giorno continuative. Questo ortaggio adora infatti il pieno sole e cresce bene in terreni con temperature medie, cerchiamo quindi di non fargli mancare la giusta dose di raggi solari, che contribuiscono anche ad insaporire i frutti.

Man mano che la pianta cresce andrà legata al giunco di sostegno partendo dalla base, in modo da favorirne l’altezza. È anche importante eliminare i cosiddetti germogli ascellari e foglie basali per evitare che le succhino nutrimento ed energia.

Le melanzane saranno pronte da raccogliere quando la buccia sarà bella lucida, brillante, del colore tipico della varietà piantata e i frutti saranno turgidi al tatto. Tagliamo mantenendo una parte di picciolo e utilizziamo per le nostre ricette da buongustai.

Foto | da Flickr di sa_ku_ra; Jim, the Photographer

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ultimo aggiornamento: 19-03-2015