Viaggiare da sole una volta era quasi inconcepibile, anzi non era un comportamento adatto a una signora. Oggi invece sono numerose le donne che scelgono di fare la valigia e andare, senza mariti, figli, fidanzati o partner. Secondo il sito ‘Small luxury hotels of the world’, il trend è in salita non a caso è stata pubblicata anche una collana editoriale di guide “women friendly”, per scegliere l’hotel o il ristorante migliore.

Il trend è decisamente in crescita. Si è registrato, infatti, un più 53%, tra il 2011 e 2012, mentre secondo uno studio del Newsweek l’aumento è del 70 percento in 10 anni. C’è voluto un po’ di tempo per conquistare l’emancipazione anche in questo settore, ma ora siamo proprio irrefrenabili.

Chi sono queste viaggiatrici? Donne normali, non necessariamente manager che si spostano per la lavoro. Molto spesso sono giovani all’avventura e donne che si ritrovano sole, dopo la fine di una relazione importante, magari una separazione. Chi l’ha detto che si debba stare a casa? Proprio nessuno.

È inutile negare una spiacevole verità: ci sono luoghi pericolosi e situazione che è meglio evitare. Leggete quindi l’ultimo libro Barbara Foster dal titolo Confessions of a Librarian – A Memoir of Loves (Confessioni di una libraia- Un memoir sugli amori). Nel testo, oltre ai viaggi di Barbara, elenca una serie di consigli importanti, tra cui le zone da evitare, come stabilire amicizie lungo i viaggi, imparare qualche frase nella lingua locale e soprattutto vestirsi in modo adeguato e rispettoso.

Via | Il Fatto Quotidiano

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ultimo aggiornamento: 27-03-2015