Un viaggio speciale nelle terre d’Abruzzo a bordo del nuovo Kia Sportage per raggiungere e scoprire piccoli borghi nel cuore delle montagne abruzzese. Il nostro viaggio rigorosamente on the road parte da Santo Stefano di Sessanio, il primo borgo a tutela integrale che sposa l’inedificabilità come premessa di uno sviluppo qualificante. Situato ad oltre 1250 metri di altitudine, all’interno del Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga. E’ questo il mondo unico dell’albergo diffuso Sextantio. Un vero e proprio progetto culturale finalizzato al recupero del patrimonio storico, che ha visto rivivere, nel giro di pochi anni il borgo.

Il progetto di recupero nasce dalla visione e dall’innamoramento per questo luogo dell’imprenditore svedese Daniel Kihlgren, che compra la prima piccola casa prima del 2000 e poi via via altre case per arrivare oggi a 3500 mq di spazi immersi nel medioevo. A Sextantio si passeggia sui vecchi ciottoli, si mangiano piatti creati con le antiche ricette del luogo, la quiete è in ogni angolo, si dorme nei letti dell’epoca con i lini e le coperte tirati a telaio. Cavi di luce ed internet passano sotto il vecchio legno del pavimento. Niente è lasciato al caso e la sensazione è quella di uscire fuori dal mondo reale.

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Gli interni delle stanze sono ispirati alle fotografie che Paul Scheuermeier, linguista svizzero, scattò in Abruzo negli anni ’20 del Novecento. Per conservare il fascino degli interni si è ricorso all’impiego di oggetti autoctoni
spesso archiviati in musei o all’impiego di materiale di recupero. Restano poi le piccole finestre, i pavimenti irregolari e la scelta dei singoli dettagli come le lenzuola di lino, i materassi di lana, le coperte fatte a mano, i saponi artigianali non profumati, ottenuti da olio di oliva e prodotto secondo metodi tradizionali.

A Sextantio abbiamo cenato nel Ristorante la “Locanda sotto gli Archi”, con tavoli e sedie precedenti al XX secolo, i piatti ed il vasellame in ceramica sono realizzati a mano ed ispirati ad una ricerca sulla ceramica d’uso commissionata al Museo delle Genti d’Abruzzo. Tappa obbligata poi alla Bottega dell’Artigianato domestico dove acquistare dalle semplici bottiglie in vetro ai bicchieri in ceramica, oltre ad una grande varietà di stoffe autoprodotte, tessuti antichi e manufatti legati alle tradizioni della montagna abruzzese.

Il nostro viaggio è poi proseguito alla scoperta di Casino di Caprafico, una splendida azienda agricola che si estende su terreni collinari in agro di Guardiagrele. Il centro aziendale, sito sulle Piane di Caprafico, è costituito da un “Casino”, costruito nel secolo scorso. L’azienda produce cereali, legumi ed olive e si pone l’obiettivo di valorizzare queste produzioni curando la scelta delle varietà, le tecniche colturali e la trasformazione dei prodotti aziendali seguendo e riscoprendo metodiche tradizionali dell’alimentazione mediterranea.

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A pranzo siamo andati invece a visitare la Cantina Zaccagnini, sita nel cuore di Bolognano, piccola località abruzzese con splendidi vigneti. Varcando il cancello, raffigurante l’immagine dell’etichetta realizzata dal maestro Pietro Cascella, si respira subito l’amore per l’arte. Tra i vigneti ed in cantina si possono ammirare le opere di vari artisti, come Dino Colalongo, Franco Summa, Bizhan Bassiri, David Bade, Simone Zaccagnini, Mimmo Paladino, Gino Sabatini Odoardi, Pietro Cascella e Mauro Berrettini.

Il binomio Vino-Arte è il concetto che riassume la filosofia aziendale. L’attaccamento della Cantina Zaccagnini all’arte si manifesta con il primo appuntamento memorabile del 13-5-1984 con la presentazione del progetto “Difesa della natura” ad opera del maestro tedesco, di fama mondiale, Joseph Beuys. In seguito l’azienda ha organizzato eventi artistici come “Un fiore per Ivan”, “Uvarte”, “premio Prisco”, “Tralcetto dell’amicizia” e “Pigro, cantautori in vigna”, in omaggio ad Ivan Graziani.

Ultima tappa del nostro tour Casale di Polline, si trova a pochi minuti da Roma. Antico casale con nucleo centrale della fine del 1700 immerso nel verde dell’omonima Azienda Agricola che si estende tra i laghi di Bracciano e Martignano con una splendida posizione panoramica, su una collina che domina interamente il lago di Bracciano. Annessa al Casale c’è la piccola Chiesa dedicata alla Madonna del S.S. Rosario, che venne costruita all’inizio del Novecento, per volere del proprietario del Casale, per consentire agli abitanti della Tenuta di Polline, un tempo numerosi, di assistere alla Messa.

Un viaggio, il nostro, sulle strade abruzzesi, immersi nei colori e nei sapori di una terra unica, una destinazione affascinante, ricca di parchi, riserve naturali, oasi. Un luogo da vivere con emozione e con rispetto, aspettando di perdersi lungo una strada mai percorsa e raggiungere poi una nuova inaspettata meta. Buon viaggio!

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credit image for Blogo and video by Caterina Di Iorgi

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ultimo aggiornamento: 20-07-2016