Essere donna in un mondo di uomini fatto per gli uomini non è per nulla facile. Ci sono però Paesi in cui il termine difficile risulta essere riduttivo. Secondo i recenti dati di Human Rights Watch, l’Afghanistan è luogo peggiore in cui nascere femmina. Come mai? L’85% delle donne è senza istruzione, più della metà è costretta a matrimoni combinati quando è ancora una ragazzina (intorno ai 15 anni) e dato ancor più tremendo, ogni due ore una donna muore nel Paese di parto.

Se questo non dovesse bastare: i casi di violenza sono cresciuti del 25% nell’ultimo anno e l’anno scorso 120 donne si sono date fuoco. Cristina Cattafesta, del l’Osservatorio Afghanistan del Cisda (Coordinamento italiano sostegno donne afghane), ha così raccontato a Repubblica:

L’obiettivo è quello di contribuire a costruire una cultura di pace e dei diritti, in particolare attraverso un lavoro capillare di alfabetizzazione di donne e bambini per far nascere una coscienza civica che parta dalle donne. Il primo strumento da dare loro in mano è quello dell’istruzione, cioè la possibilità di frequentare la scuola per poi provare ad inserirsi nel mondo del lavoro, ma anche per acquistare una maggiore coscienza di sé e comprendere l’importanza di unirsi, condividere i problemi.

Questo è il lavoro che sta facendo il Cisda, impegnato dal 1999 nella collaborazione con associazioni locali femminili per garantire alle donne una speranza di vita migliore.

Via | Repubblica

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ultimo aggiornamento: 10-06-2015