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Le femministe potrebbero insorgere, a ragion, tra l’altro. La battaglia sulla lunghezza delle gonne si è consumata un po’ in tutti gli atenei del mondo. Anche nelle università italiane c’è una specie di dress code, che nessuno rispetta, in cui si invitano le studentesse a evitare scollature troppo profonde, maglie smanicate e gonne troppo corte, e gli studenti i pantaloncini corti o le canottiere.

Nei college inglesi si è passati dal consiglio al veto: vietate le gonne a partire dal prossimo anno scolastico. Perché? Per evitare che le minigonne (le ragazze sono solite accorciare la lunghezza della loro divisa) possano far cadere l’occhio (e non solo) a professori e studenti. La decisione di dare un taglio alle gonne a favore dei pantaloni è di Romena Blencowe, la preside della Trentham High School di Stoke-on-Trent. Le ragazze non potranno più mostrare né caviglie né polpacci.

La proposta di questa preside è stata accolta da 63 scuole di Inghilterra e Galles, in nome della sicurezza. Perché nel 2015 la sicurezza si fa vietando un certo tipo di abbigliamento alle donne, non educando gli uomini. Per fortuna, i genitori stanno manifestando: spesso mamma e papà intervengono a sproposito, ma in questo caso hanno davvero ragione ad alzare la voce. È una questione di educazione sociale.

I genitori comunque stanno lottando per lasciar libere la ragazze di esprimersi, di sentirsi bene con il loro corpo senza travestirsi da uomini e soprattutto puntano su un problema economico grave: le divise costano care, chi le paga?

Via | Schoolskirtban; Corriere della Sera

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ultimo aggiornamento: 12-08-2015