Paola Filippini è una fotografa free lance che ha deciso di pubblicare su Facebook l’ennesimo colloquio finito male. Per quale motivo? Per raccontare che nel 2015 le donne devono ancora subire domande allucinanti sulla loro vita privata durante un colloquio: quante volte vi hanno chiesto se siete sposate, avete figli o avete intenzione di averne?

La giovane di Mestre si era recata a un colloquio in un’egenzia immobiliarie per un lavoro da hostess per i check in degli appartamenti turistici. La 28enne lo aveva già fatto in precedenza e per arrotondare aveva deciso di provarci. A parte che il titolare si è presentato in ritardo senza nemmeno scusarsi, le domande del colloquio sono state abominevoli.

L’uomo, che ha deciso di dargli del tu per tutta l’intervista, le ha fatto tre domande velocissime: la data di nascita, la residenza, lo stato civile. La giovane free lance gli ha subito chiesto se fosse necessario rispondere alla domanda e il titolare le ha detto chiaramente che era fondamentale e alla richiesta di poter non rispondere, lui ha detto:

[quote layout=”big”]Certo. Allora ti puoi anche accomodare fuori, per me il colloquio finisce qui.[/quote]

E nel dirlo ha strappato il suo questionario informativo, alzandosi per aprirle la porta e farla uscire. La ragazza non ci sta e gli chiede spiegazioni ed ecco come il titolare risponde:

[quote layout=”big”]Devo sapere se sei sposata e se hai figli, perché questo determina la tua disponibilità lavorativa.[/quote]

E alla domanda se lo chiedesse anche agli uomini, ecco la sua risposta:

[quote layout=”big”]No, ai maschi non lo chiedo. Perché questo è un lavoro che ritengo debbano fare solo le donne.[/quote]

Siamo sicuri di essere nel 2015? E a voi è mai capitato?

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ultimo aggiornamento: 02-11-2015