La pubblicità moderna, o forse quella di ogni epoca, non è mai a sostegno della figura della donna, troppo spesso vista come oggetto e nonostante tutto giudicata ricca di fascino dalle ragazze più giovani.

Da questo assunto parte il movimento Women Not Objets (Donne, non oggetti), che dall’inizio dell’anno ha iniziato una campagna di sensibilizzazione, mostrando dati e immagini forti che legano il fenomeno della mercificazione femminile nella pubblicità ai casi di violenza di genere, ma anche di “auto-punizione” al fine di essere più piacenti.

L’ultimo video, già diventato virale, è #IStandUP e chiede alle persone di “alzarsi in piedi” per difendere il futuro delle donne dalle trappole della comunicazione moderna, da Photoshop e da quegli ideali di magrezza, bellezza, sex appeal così effimeri e pericolosi.

Via | Verily Magazine

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ultimo aggiornamento: 15-03-2016