Oggi tutto deve essere etichettato e soprattutto ci viene richiesto di definire la nostra sessualità, come se appartenere a un genere o a un altro non fosse già un’informazione sufficiente ai più. In questo tentativo di finta tolleranza si cade in schemi mentali che dovrebbero essere superati. Per fortuna la moda e il make up ci aiutano un pochino a superare certi schemi (anche se a volte può sembrare il contrario).

Va sempre più di moda la bellezza no-gender e di conseguenza il make up no gender che permette di esplorarsi e mettersi in mostra come persona e non come donna o uomo. A questo nuovo genere ovviamente si sta aprendo un mercato con prodotti cosmetici appositi. Quali sono questi prodotti? Sieri per labbra, fondotinta, eyeliner e mascara per lui o per lei (è uguale). E poi tagli di capelli e profumi senza sesso o così tanto differenziati che il piacere è scambiarseli.

Una foto pubblicata da Ruth Bell (@ruthnotmay) in data:

Questa novità è emersa dall’analisi della società francese NellyRodi su oltre 2.000 persone (a cavallo di 3 generazioni, dai 15 ai 54 anni). Simona Soldaini, responsabile NellyRodi Italia, ha così commentato:

L’atto di acquistare un cosmetico ha cambiato valenza, è sociale, politico, ecologico e perfino religioso. Con ciò si delineano diverse categorie di consumatori. “Per i più giovani la differenziazione ‘per lui’ o ‘per lei’ conta sempre meno, le abitudini e le usanze si mescolano e sono fatte di nuove esperienze e passaggi che non creano più alcuna frattura. Accadono a basta, senza più tabù. L’abitudine a separare i dipartimenti degli store della cosmesi in uomo e donna, ha ancora un senso, quando è chiaro che la divisione per genere non sia più così scontata per la generazione dei millennials?”.

Spopolano quindi i tutorial di trucchi maschili, per imparare trucchi nude o da sera. I prodotti più gettonati sono matite e mascara per le sopracciglia, correttori e ombretti neutri per occhi, fondotinta da distribuire in modo impeccabile anche con la barba, ciprie translucenti e molto, molto altro.

Via | Ansa

Foto | Ruth Bell

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ultimo aggiornamento: 15-04-2016