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I tradimenti sono da sempre un guaio comune per le coppie. Non sono un problema di nuova generazione, semmai oggi c’è un nuovo modo di tradire. WhatsApp e Facebook sono sempre più spesso sul banco degli imputati, perché è proprio qui che si consumano chiacchierate ambigue, che spesso il partner decifra e attraverso cui scopre la tresca alla sue spalle.

Non è tutto, ci sono poi coniugi fedigrafi molto sbadati che non disattivano la geolocalizzazione sullo smartphone e svelano i luoghi in cui si incontrano con l’amante (soprattutto se hanno giurato di essere altrove). E non pensiate che questi problemi siano tipici dei ragazzini, di quelli che affettuosamente chiamiamo nativi digitali. Sembrerebbe che a farsi amabilmente beccare siano gli over 30, veri patiti dei social network.

A dimostrazione di questo triste trend c’è un dato che riguarda le separazioni: in Italia il 30% delle coppie che decide di andare per via legali lo fa per colpa di internet e di tradimenti che nascono tra social network, chat e simili. Forse noi italiani dobbiamo imparare un po’ di malizia: in alcuni paesi come gli Usa o nel Nord Europa, dove c’è una raffinatezza maggiore nell’usare internet, i traditori utilizzano software speciali per accedere alle chat private.

Via | HuffPost

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ultimo aggiornamento: 05-05-2016