Quanti stereotipi deve sopportare una donna di 30 anni se è ancora single, non sogna il matrimonio o avere figli? Numerosi. Tutti i giorni deve rispondere a domande imbarazzanti, non arrabbiarsi per gli sguardi di compatimento o per chi, con una pacca sulla spalla, le garantirà che primo poi anche lei sarà un’onesta mamma sposata. Quanta ipocrisia! Un bellissimo pezzo pubblicato sull’Huffigton Post, firmato dalla Dottoressa Gunda Windmüller, analizza il fenomeno sociale. E dà un’interessante risposta:

“Non c’è di niente di sbagliato in noi signore. Siamo favolose, come ci ha insegnato Sex and the City. Ed essere favolose non ha nulla a che fare con l’avere una relazione o meno.
Un rapporto, perfino un matrimonio, non è l’obiettivo ultimo di tutti. Anzi: quando ho vissuto relazioni insoddisfacenti sono stata infelice come mai prima. La solitudine in coppia è il peggior tipo di solitudine.
Più di trent’anni, donna, single. Vi rivelo cosa mi manca davvero. Quello che mi manca è una società che smetta di dirmi di cosa ho bisogno per essere felice. Questo, a mio parere, è il vero problema”.

Via | HuffPost

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ultimo aggiornamento: 31-05-2016