Calano i casi di femminicidio: nei primi cinque mesi del 2017 ci sono stati 29 delitti in meno, circa il 40 percento in meno rispetto a l’anno scorso. Il dato più importante riguarda le denunce. Sono in crescita: si è passati dai 9.027 episodi denunciati nel 2011 ai 12.675 dell’anno scorso. La percentuale di donne vittime di questa tipologia di reato resta elevata, pari al 75% nei primi cinque mesi di quest’anno. Dinamica analoga riguarda le denunce dei delitti di maltrattamento contro i familiari conviventi, passate dai 9.294 casi del 2011 ad un picco di 13.913 casi del 2016, con un incremento del 33% .

Sono notizie abbastanza rassicuranti, ma il calo statistico dei femminicidi non autorizza tuttavia ad indulgere a facili ottimismi. Il capo della Polizia, Franco Gabrielli, davanti alla Commissione di inchiesta sul femminicidio, ha commentato:

“Nel 2016, l’aggressore è il partner nel 53% dei casi, l’ex partner nel 15%. Quanto al movente, quello passionale incide oggi nel 28% dei casi, a fronte del 47% del 2011: oggi il movente più frequente (38%) degli omicidi di genere è da ricercarsi nelle liti e nei rancori personali”.

Via | Agi

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ultimo aggiornamento: 05-07-2017