Può capitare di essere fermati dalla Polizia, così come dai Carabinieri. È molto importante non andare nel panico, essere collaborativi e rispondere alle domande o alle richieste, anche perché nella maggior parte dei casi sono semplici controlli e non dovremmo aver nulla da nascondere. Nella maggior parte dei casi servono a scopo identificativo, soprattutto nelle manifestazioni. Se l’agente è in borghese avete il diritto di chiedere che vi mostri il tesserino.

Se il controllo dovesse risultare ambiguo, ovvero i documenti o il nome potrebbero apparire falsi, la Polizia potrebbe scortarvi in commissariato. In questo caso, comunque, in assenza di reato non potrete essere trattenuti più di 24 ore e in questo periodo non avete diritto a un avvocato.

Sono diversi i posti di blocco della Polizia Municipale. In questo caso vi verrà richiesto di mostrare i documenti personali e dalla vettura, inoltre potrebbero controllare che l’auto sia in ordine (frecce non rotte, targa pulita e ben visibile). L’articolo 192 del Codice della strada ci dice come deve comportarsi l’automobilista: si deve fermare all’invito degli agenti, successivamente dovrete esibire i documenti che obbligatoriamente siete tenuti a portare con voi alla guida: libretto, patente valida (o foglio rosa per quanti ancora non hanno la patente), contrassegno dell’assicurazione esposto sul parabrezza e il contratto della polizza.

Che sia un controllo dei Vigili Urbani o della Polizia si raccomanda sempre educazione e serietà. Evitate di fare gli spiritosi o di mentire.

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ultimo aggiornamento: 24-07-2017