Come comportarsi se il telefono dovesse cadere in acqua? Purtroppo potrebbe essere un grave problema, soprattutto perché quello che abbiamo ormai con la smartphone è una vera e propria dipendenza. Alcuni modelli non sono impermeabili, quindi c’è davvero solo da sperare che non vengano a contatto con l’acqua, altri invece – meglio sigillati – si possono salvare ma bisogno intervenire subito.

Molti smartphone hanno al loro interno un sensore di umidità, ossia un componente che si colora e blocca il telefonino quando finisce in acqua. A che cosa serve? Non certo al consumatore, ma all’azienda, perché la garanzia non risponde in caso “tuffo”. Una volta bagnato dovete prima di tutto spegnerlo e asciugarlo quanto più possibile con un panno morbido.

Se si può, apritelo togliendo la batteria ed estraendo la scheda (che non deve mai essere esposta a fonti di calore, neanche il phon). Asciugate con attenzione anche la parte interna. C’è chi consiglia di metterlo in un sacchettino e poi infilare il sacchetto in un contenitore pieno di chicchi di riso per 24 ore, affinchè il riso possa assorbire l’umidità. Il giorno dopo potete rimontare lo smartphone e verificare il funzionamento. Un altro metodo per asciugare il telefono e quello di aspirare l’acqua con un un’aspirapolvere con bocchette piccole o magari usando una cannuccia.

I danni dell’acqua purtroppo spesso non sono immediati, per questo motivo è imporante non scuoterlo mai. Il vostro telefono potrebbe funzionare perfettamente dopo essere stato bagno e improvvisamente spegnersi nei giorni successivi.

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ultimo aggiornamento: 27-07-2017