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Dopo settimane di manifestazioni contro il regime, in Sudan si è arrivati al colpo di Stato, il presidente Omar Al Bashir, al potere da 30 anni, si è dimesso, tutti i membri del governo sono stati arrestati e si sta per formare un governo di transizione. L’esercito ha bloccato l’aeroporto e le strade principali del paese e si registra la massima allerta.

Da più di tre mesi le manifestazioni contro il regime sono all’ordine del giorno e tra i manifestanti c’è anche Alaa Salah, una ragazza che è diventata il simbolo delle proteste in Sudan, una studentessa di architettura che lotta per la libertà e che protesta a suon di cultura. Le proteste anti-Bashir sono iniziate a dicembre e negli ultimi tre mesi si sono intensificate, Omar Al Bashir è stato accusato di violazioni dei diritti umani e di concussione politica.

Alaa Salah è una giovane sudanese che è salita alla ribalta e si è fatta notare per il suo look e il suo modo di protestare: indossa un vestito tradizionale bianco che si chiama thobe e recita versi in piedi sul tettuccio di un’automobile. Alaa Salah è stata soprannominata “Kandaka” cioè regina nubiana e in ha letto in piazza un poema popolare rivoluzionario, che recitava: “I proiettili non uccidono, quello che uccide è il silenzio“.

Questa ragazza con i suoi modi educati e decisi è diventata il simbolo delle proteste in Sudan, da mesi guida i canti nelle proteste anti-governative nella capitale Khartoum e finalmente insieme agli altri manifestanti ha ottenuto il cambio di governo.

Alaa ha dichiarato:[quote layout=”big” cite=”Alaa Salah] “All’inizio ho trovato un gruppo di sei donne ed ho cominciato a cantare, loro mi hanno seguito, e la gente è arrivata sempre più numerosa”.[/quote]

È bello vedere come anche in Paesi come il Sudan le donne riescano a fare la differenza.

via | tg24.sky

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ultimo aggiornamento: 11-04-2019