Burkini si o burkini no? Vedere donne in burkini fa sempre un certo effetto a noi occidentali, soprattutto se non ci siamo abituate, ma dopo qualche secondo di perplessità bisogna far valere il buon senso: tutti hanno il diritto di andare al mare e in piscina e rinfrescarsi. Domenica scorsa nella piscina comunale di Grenoble c’è stata una vera e propria protesta ispirata a Rosa Parks che è stata lanciata da un gruppo di donne chiamato Citizen Alliance of Grenoble, un’associazione culturale di stampo femminista.

La protesta, chiamata “Operation burkini”, arriva in seguito all’ordinanza di Eric Piolle, il sindaco di Grenoble, che aveva vietato l’utilizzo del burkini nelle piscine comunali. Una scelta discriminatoria per le donne musulmane e anche per i bambini, che non potevano essere accompagnati dalle loro mamme.

Un gruppo di sette donne ha sfidato l’ordinanza del sindaco di Grenoble e si è recato in piscina con il burkini, un atto di protesta a viso aperto, per condannare questa forma di discriminazione.

Le sette donne sono state fermate condannate a pagare una multa di 35,00 euro ciascuno. Questa protesta fa parte di un progetto più ampio nato nel 2018, quando sono iniziate le discriminazioni regolamentate dal governo contro il burkini e il niqab, un velo che lascia scoperti solo gli occhi.

Taous Hammouti, uno dei sostenitori della protesta, ha dichiarato: [quote layout=”big” cite=”Taous Hammouti]“Quella norma discrimina non tanto le donne musulmane, quanto i loro figli, che non potrebbero essere accompagnati in piscina dalle loro mamme. Martin Luther King, però, amava ripetere che il potere va sfidato”.[/quote]

Dai partiti di destra invece sostengono che:[quote layout=”big”] “In un paese come la Francia non può esserci spazio per il burkini. La comunità islamica deve saper rispettare le leggi di questo paese”.[/quote]

Voi che ne pensate?

via | leggo

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ultimo aggiornamento: 25-06-2019