Il fai da te creativo sta prendendo sempre più piede in tutto il mondo, Italia inclusa. Nel nostro Paese possiamo anche vantare l’esistenza di una piattaforma di e-commerce dedicata a questa passione, Dooitu, che in soli due anni ha fidelizzato oltre 15mila clienti, che si sono registrati e usano abitualmente il sito. Sono utenti che acquistano spesso e volentieri, anche perché sappiamo benissimo che il do it yourself crea una sana dipendenza.
Dooitu nel 2019 ha raggiunto un fatturato di un milione di euro, ha commercializzato 20mila prodotti e ora ha anche raggiunto l’obiettivo minimo che si era prefissata nella campagna di crowdfunding su Mamacrowd: 100mila euro già raccolti. Si può continuare a investire per poco più di un mese, tenendo conto che questo è un settore in fortissima crescita.
Il valore globale del settore del fai da te, infatti, è di circa 600 miliardi di dollari, l’85% generato in Nord America ed Europa e 90 miliardi sono relativi alla nicchia del fai da te creativo. Ma questi sono numeri in aumento, anche perché bisogna pensare alla forte influenza esercitata da chi condivide le proprie creazioni su siti come YouTube, con veri e propri tutorial, e Pinterest, per non parlare di chi ne fa un vero e proprio business vendendo quello che crea su Etsy.
Inoltre il fai da te non è solo una moda, ma anche una necessità, perché consente di riciclare e riutilizzare oggetti in un’ottica eco-sostenibile. Vecchi abiti, accessori e addirittura mobili trovano nuova vita grazie al do it yourself creativo.
Dooitu, che, come abbiamo visto, nel 2019 ha registrato un fatturato da un milione di euro, crescita +42%, Ebitda 19%, è stato fondato da Paolo Barbone, che ne è anche l’amministratore delegato, e che così commenta gli obiettivi raggiunti:
“È con grande soddisfazione che vediamo l’interesse che stiamo suscitando tra gli investitori, sia singoli privati che aziendali, in questa campagna di crowdfunding a favore di Dooitu. Persone e realtà che apprezzano la bontà della nostra attività e hanno ben compreso il grande potenziale di sviluppo, nostro e del nostro mercato. Lieto di poter estendere la scadenza su Mamacrowd per poter permettere anche a molti altri di partecipare”
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