Il sito peruviano di El Paraiso, scoperto recentemente 40 km a nord-est di Lima, si presentava così a metà febbraio del 2013, in una veduta generale che ne metteva in risalto la bellezza di quello che poteva essere a buon titolo considerato come il più grande e il più antico luogo di interesse archeologico della regione e dell’intera costa centrale del paese. L’imperfetto è d’obbligo, data la tragica fine che ha colpito una delle piramidi, un edificio resistito ben 5000 anni, che, secondo un comunicato del ministero peruviano della Cultura, citato da L’Express, sarebbe stato gravemente colpito:

Sabato 29 giugno, un gruppo di delinquenti si è introdotto sul sito archeologico de El Paraíso a bordo di una scavatrice e ha distrutto la piramide di sei metri d’altezza e 2500 m2 di superficie, definita settore 12.

e gli stessi vandali, che probabilmente hanno agito per conto di una società immobiliare interessata al terreno vicino al mare, dopo aver perpetuato ingenti danni, avrebbero anche sparso rifiuti nell’area per poi incendiarli, ed avrebbero proseguito con la loro azione criminale, se non ci fosse stata la polizia a metterli in fuga. Un accanimento non indifferente, ai danni di un patrimonio culturale della nazione (sottoposto a lavori cominciati nel dicembre 2012, che hanno portato alla luce proprio in febbraio una lastra associata alla tradizione religiosa precolombiana, risalente al 3000 a. C.) che potrebbe costare ai suoi autori fino ad otto anni di prigione, ma non restituirebbe il maltolto.

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Via | http://www.lexpress.fr/culture/une-pyramide-de-5000-ans-detruite-au-perou_1262931.html?xtor=EPR-618-[XPR_Culture]-20130702–159037542@250468856-20130702123151

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ultimo aggiornamento: 03-07-2013