Ha inaugurato il passato 16 luglio e resterà a battenti aperti fino al 3 novembre 2013 la mostra artistica Diafane Passioni, avori barocchi dalle corti europee, ideata da Eike D. Schmidt e a cura di Eike D. Schmidt e Maria Sframeli. Un’esposizione inedita che raccoglierà un vasto numero di appassionati, esperti e curiosi, per (ri)scoprire le meravigliose sculture in avorio risalenti ai tempi delle corti nobili europee in epoca barocca.

Considerata sin dal primo Cinquecento una delle forme d’arte più aristocratiche e auliche, la scultura in avorio, apre una porta verso un magico mondo storico dove possiamo ammirare dettagli raffinati, frammenti di vita di corte e iconografie simbolo d’altri tempi. I più importanti scultori del periodo barocco, sia in Italia che nei paesi transalpini, e addirittura nelle colonie portoghesi e spagnole, provarono almeno una volta l’ardua sfida di questa tecnica figurativa, molto difficile per la precisione necessaria a lavorare una materia prima così preziosa, fragile ed elegante.

L’èlite europea delle corti si contendeva i migliori scultori in avorio, per dare vita a vere e proprie collezioni di capolavori eburnei, dall’immenso valore, che andavano dagli esemplari figurativi veri e propri ai tour de force torniti. Anche a Firenze, città culla dell’arte, questa peculiare disciplina scultorea ebbe un vasto pubblico di nobili collezionisti e aficioné.

Fu Ferdinando I de’ Medici (1549-1609), a dare vita ad una delle più spettacolari collezioni di avori in Europa. La raccolta medicea continuò ad aumentare in quantità e qualità fino a raggiungere un numero di preziosissime sculture in avorio pari solo a quello della corte imperiale di Vienna e di quella principesca di Dresda.

Coppe e rilievi, composizioni mitologiche e scene di genere, santi e ritratti di principesse, scarabattole e torri tornite: ogni aspetto dell’arte figurativa e astratta è riflesso nell’arte eburnea raccolta a Firenze. Gli avori dei Medici riposano ora in pianta stabile nelle sale del bellissimo Museo degli Argenti a Palazzo Pitti, e sono una delle collezioni più ammirate in assoluto.

Non c’è da stupirsi. Chi entra in queste stanze si trova dinanzi ad un mondo surreale e sospeso fuori del tempo composto da capolavori diafani ed immacolati, dalla grazia fiabesca. Ora per la prima volta a queste incredibili opere d’arte si vanno ad aggiungere gli avori barocchi provenienti dalle più vaste collezioni europee per una mostra mai vista prima.

Il risultato è un allestimento con oltre centocinquanta pezzi, un’esposizione che riunisce dai tesori fiorentini ad esemplari arrivati dai più famosi musei stranieri, fino ad una serie di sculture inedite, custodite gelosamente fino a questo momento in ricche collezioni private. La mostra si articola in diverse sezioni che accarezzano dall’arte dell’avorio dal Quattrocento, quando per prima volta questa particolare disciplina conquistò lo sguardo e l’attenzione di Lorenzo il Magnifico, al maturo Rinascimento, fino all’esplosione di una vera e propria moda di nicchia in epoca barocca, con opere di artisti fiamminghi, di Leonhard Kern, François Duquesnoy e Georg Petel.

Una sezione della mostra a Firenze viene dedicata alla produzione degli avori di Goa, regione nell’ovest dell’India, e delle altre colonie orientali, portoghesi e spagnole, destinate ad incrementare il collezionismo in Europa. La sezione dal nome Geometria virtuosa raccoglie invece gli avori torniti, capolavori di maestria e perfezione millesimale, miracoli di virtuosismo tecnico che univano diversi saperi, dalla simbologia alla numerologia, dalla geometria alla filosofia. L’inventore di questo tipo di oggetto da gabinetto delle curiosità è stato, alla fine del Cinquecento, proprio un italiano, Giovanni Ambrogio Maggiore, al servizio delle corti tedesche.

Orari della mostra Diafane Passioni, avori barocchi dalle corti europee

    Ore 8,15 – 18,50 nei mesi di luglio e agosto
    Ore 8,15 – 18,30 nei mesi di settembre e ottobre
    Ore 8,15 – 17,30 nel mese di Ottobre in coincidenza con il cambio da ora legale a ora solare
    Ore 8,15 – 16,30 nel mese di novembre

    L’ultimo ingresso è sempre mezz’ora prima della chiusura.

    Chiusura: primo e ultimo lunedì del mese.

Dove

A Museo degli Argenti presso Palazzo Pitti (Firenze) dal 16/07/2013 al 03/11/2013

Via | Polo Museale Firenze

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ultimo aggiornamento: 29-07-2013