A due passi dal mare e dalla movida si erge il museo, installato nel Castello Grimaldi, castrum romano edificato sull’antica acropoli della greca Antipolis, che ha assolto funzioni di residenza vescovile nel medioevo (dal 442 al 1385), per poi essere abitato dalla famiglia reale monegasca del quale porta il nome, prima di ospitare il governatore del Re, a partire dal1792, la sede del comune diventando poi caserma nel 1820, e sede del Genio Militare fino al 1924 e infine museo appartenente alla città di Antibes e retto inizialmente dalla persona di Romuald Dor de la Souchère, curatore e fondatore (nel 1924) della società “Amis du musée d’Antibes” il cui scopo era la fondazione di un museo storico e archeologico per far conoscere il passato della regione.
Nel settembre del 1945, Pablo Picasso si reca al Museo Grimaldi e accetta con entusiasmo la proposta di Dor de la Souchère che lo invita a servirsi di una parte del castello come atelier. Sarà proprio in quegli spazi che lavorerà a numerose opere, tra i quali 23 quadri e 44 disegni che che lascerà in custodia nel 1946 alla città di Antibes. Capolavori come “La Joie de vivre”, “Satyre”, “faune et centaure au trident”, “Le Gobeur d’oursins”, “La Femme aux oursins”, “Nature morte à la chouette et aux trois oursins”, “La Chèvre” (nei quali ricorrono spesso elementi marini come i ricci e trasfigurazioni mitologiche come fauni, satiri e centauri) che saranno esposti per la prima volta a partire dal 22 settembre 1947 dell’anno successivo, data dell’inaugurazione ufficiale della sala Picasso al primo piano.
Diverse mostre dedicate al maestro si seguiranno negli anni fino al 27 dicembre 1966, quando il castello Grimaldi diventa ufficialmente musée Picasso, il primo consacrato all’artista (ma non l’unico dato che il sito costituisce solo una delle tante strutture dedicate alla celebratissima opera del maestro catalano, esplicitato anche in Spagna, a Malaga e Barcellona oltre che in uno spazio parigino attualmente in ristrutturazione) che sarà ulteriormente arricchito nel 1991, grazie a Jacqueline Picasso, e che contiene inoltre lavori del pittore Nicolas de Staël e dal 2001, anche i pezzi di un’importante donazione proveniente dalla Fondation Hans Hartung e Anna-Eva Bergman, che si aggiungono ad una vasta collezione nella quale sono rappresentati molti dei membri delle più grandi correnti artistiche del XX° e XXI° secolo, in un’imponente suite alfabetica che da sola costituisce uno spaccato del lungo e fruttuoso periodo: Arman, Atlan, Balthus, Ben, Bioules, Bloch, Buraglio, Bury, Calder, Cane, Castellas, César, Chillida, Clavé, Combas, Corneille, Crotti, Debré, Dezeuze, Ernst, Gleizes, Goetz, Hantaï, Hartung, Jaccard, Klein, Leppien, Magnelli, Malaval, Mansouroff, Mathieu, Meurice, Modigliani, Music, Picabia, Pincemin, Raynaud, Raysse, Sarkis, Spoerri, Viallat…

Foto by basti218.

Via | antibes-juanlespins.com/les-musees/picasso

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ultimo aggiornamento: 24-08-2013