Le margherite sono fiori che comunemente crescono spontanei ai bordi delle strade o nei prati, ma possono anche essere coltivate in vaso o in giardino. Sono fiori semplici e molto belli, amati soprattutto dai bambini; quelli classici sono bianchi, ma possono avere anche le sfumature del rosa e del viola. Crescono con un clima mite e temperato tra maggio e ottobre (tutto l’anno se le temperature lo consentono) e necessitano di almeno 5-6 ore al giorno di esposizione al sole.

Le margherite vanno innaffiate con regolarità una volta al giorno, due volte in estate, quando il caldo è persistente e secca il terriccio; va bagnato solo il terreno, mai il fiore direttamente. D’estate è bene innaffiare la mattina presto e la sera tardi, facendo attenzione che il terriccio risulti sempre un po’ umido ma non troppo, per evitare che si formino muffe dannose per il fiore. Come per tutte le piante, anche la margherita necessita di concimazione: in base alla tipologia di fiore scelta, è bene scegliere fertilizzanti più ricchi di azoto o di potassio.

Per la semina il periodo migliore è febbraio-marzo: scegliete il vaso delle dimensione che preferite, chiudete i buchi sul fondo con dei sassi e riempitilo di terriccio fino quasi al bordo. Distribuite i semi e copriteli con uno strato di terra, facendo pressione con le mani per evitare che si creino bolle d’aria intorno ai semi. Innaffiate leggermente con una doccetta, di modo che i semi non vengano spostati, coprite il vaso con un telo di plastica fino alla germinazione per ripararlo dagli sbalzi di temperatura e dagli uccelli. In questo modo ricreerete l’effetto serra, ottimale affinché le margherite crescano rigogliose. Appena crescono le prime piantine – verso la seconda metà della primavera – trasportatele in giardino o in un vaso più capiente. A fine stagione, quando le corolle appassiscono, tagliate le cime sfiorite per favorire la crescita dei nuovi fiori.

Foto | Getty Images

Riproduzione riservata © 2024 - PB

ultimo aggiornamento: 30-01-2013