Unite nel ballo per alzare la voce contro la violenza sulle donne? È il progetto di One Billion Rising, un evento che si prospetta di portata planetaria. Il prossimo 14 febbraio, giorno degli innamorati, in ben 189 paesi del mondo, di cui 70 città solo italiane, si organizzeranno flash mob danzanti in segno di protesta contro gli abusi di genere e il femminicidio. Donne e uomini (illuminati) balleranno insieme nelle piazze, su una coreografia ideata da Debbie Allen, nota professionista statunitense.

Ogni città metterà in strada, è proprio il caso di dirlo, la propria creatività, organizzando eventi che per una volta non saranno dedicati al San Valentino, ma a qualcosa di più importante e urgente. In Butan, dove ci sono disposizioni di legge piuttosto ferree sull’occupazione degli spazi pubblici e sulla libertà di circolazione (che è limitatissima), si accenderanno fiaccole e lampade nelle case, per non lasciar cadere nel vuoto questa giornata.

Sui social network è partito da tempo un tam tam che sta coinvolgendo tutte le comunità. Tanto che solo su Facebook, scrivendo “One Billion Rising”, escono una serie di risultati che coinvolgono le realtà locali dei singoli paesi aderenti. Nella pagina Genovese, dedicata all’evento, si legge “Un miliardo di donne violate è un’atrocità, un miliardo di donne che ballano è una rivoluzione. Ribellati e danza!!“.

L’adesione indistinta delle società globali, ciascuna a modo suo, ciascuna secondo le proprie peculiarità, fa capire come la violenza di genere, la negazione dei diritti fondamentali, quali il diritto alla vita e all’integrità psicofisica (tutti diritti di prima generazione), il femminicidio, lo stupro fra le quattro mura di casa (dove in alcuni paesi non è considerato reato e dove in altri risente di una serie di attenuanti), siano temi di portata universale.

Il 14 febbraio le donne scenderanno in piazza per ballare, per usare l’arte, da sempre pacifica eppure sovversiva, per dire la loro. E se qualcuno pensa che sia solo un modo subdolo per puntare il dito contro i colpevoli, contro le mancanze delle istituzioni e contro chi sostiene la tesi che la colpa delle violenze sia delle donne che le subiscono, si sbaglia. Il dito viene puntato, ma in direzione del cielo, dove l’universo guarda e plaude al coraggio degli esseri umani.

Foto | Facebook – One Billion Rising Genova

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ultimo aggiornamento: 06-02-2013