Eccoci arrivati alla quinta e ultima serata di questo 63° Festival di Sanremo, edizione 2013. Siete pronti a scoprire insieme a noi cosa accadrà e, soprattutto, chi porterà a casa l’agognato primo posto della più famosa gara canora italiana?

Il sipario si apre con la musica, l’amata musica classica che è vanto del nostro Paese, anche se a dirigere l’orchestra sinfonica di Sanremo che esegue magistralmente la “Cavalcata delle Walkirie” di Richard Wagner, è il direttore britannico Daniel Harding, classe 1975, direttore musicale della Radio Symphony Orchestra di Svezia. La parentesi storica si chiude, degnamente, con Giuseppe Verdi e la marcia trionfale dell’Aida per celebrare ancora una volta il bicentenario verdiano e wagneriano.

Fabio Fazio, da cui ci aspettavamo uno scintillante smoking con tanto di papillon ma che sfoggia ancora una volta il completo d’ordinanza da bravo e diligente ragazzo, presenta la sua compagna di avventura decantando ancor prima della sua entrata il vestito che indosserà. Luciana Littizzetto appare travestita da farfalla: dopo Belén, lei dichiara di voler essere Balan che mangia le teste di cavolo… non fa ridere, ma almeno lo sketch finisce subito e si comincia con il presentare i big in gara, ricordando la posizione provvisoria che occupano in classifica.

Pausa pubblicitaria e nel giro di pochi minuti si riapre sui due presentatori, con la Littizzetto di rosso e pailettes vestita e di ali spogliata (per fortuna!), ed ecco che vengono elencati i codici relativi ad ogni cantante perché i telespettatori da casa possano votare il loro cantante preferito.

Via al televoto e comincia la gara con il primo cantante in gara! Arriva Raphael Gualazzi che canta “Sai (ci basta un sogno)”: il ragazzo, che somiglia sempre più a Matteo Renzi, è molto concentrato mentre suona il pianoforte e canta con trasporto la sua canzone. Tocca agli Almamegretta, con la canzone “Mamma non lo sa”, con un Raiz in grande spolvero che per l’occasione della finale sfoggia un completo nero con giacca lunga.

Altra pausa con ringraziamenti per tutti, trucco-parrucco-maestranze-etc., saluto alla Giuria di Qualità con l’arrivo in extremis tra i giurati di Beppe Fiorello che sta per debuttare a breve come Domenico Modugno televisivo. Conclusa la parentesi, la gara continua con Daniele Silvestri – sempre più bello ma stranamente meno in tiro della prima serata – che più figo di sempre presenta la sua “A bocca chiusa” con i gesti del linguaggio per sordo muti interpretati da Renato Vicini. Sarà suo il premio della critica? Pausa pubblicitaria…

La gara riprende con i favoriti dal pubblico, i Modà che cantano “Se si potesse non morire”; nerovestiti danno il via alla loro performance. Finita la loro esibizione è il momento del momento Mike Bongiorno con la statua a lui dedicato e, attesissima, subito dopo fa il suo ingresso trionfale Bianca Balti.

Vestita di un candido abito lungo che la fascia in tutto il suo splendore, la top model scende le scale scalza, per non mettere in imbarazzo i suoi colleghi con il suo stacco di gambe e, dobbiamo dirlo, scomparendo appena proferisce parola sotto la raffica di quelle della Littizzetto. Alla Balti, comunque, il piacere di presentare il successivo cantante in gara: Simone Cristicchi con “La prima volta che sono morto”.

Capelli cotonati che gli incorniciano il volto a raggiera, giacca nera, camicia rossa e cravatta blu elettrico, ottima interpretazione e poi tocca alla prossima cantante: Maria Nazionale con la sua “E’ colpa mia”. Vestita come una sirena dal turchese che acceca, ma comunque più sobria delle precedenti serate, la cantante partenopea si esibisce con grande pathos.

“Scintille”, è il turno di Annalisa che, abbandonati gli short della prima serata, sfoggia un perfetto look anni ’60 con tanto di capello morbido e boccoluto che scende fino al collo. Bellissima nel suo vestito color celeste cielo intonate alle scarpe.

Monologo di Luciana Littizzetto che si interroga su una domanda che attanaglia un po’ tutti dalla notte dei tempi: la bellezza nella vita è tutto? Sì… (ovviamente!) ma è giusto che anche lei motivi a modo suo il perché di questa convinzione. La conclusione è la richiesta al Teatro Ariston di applaudire tutti coloro che non erano belli ma hanno fatto la storia del nostro Paese: Rita Levi Montalcini, Aldo Fabrizi, Giacomo Leopardi, Ligabue (il pittore, perché il cantante è gnocco), Totò, Ennio Flaiano, etc. Bel discorso ma la domanda è una sola: perché invitare, allora, quale ospite la super bellona topo model?

Dopo un intermezzo di cui è protagonista Lutz Foster, arriva Max Gazzè che, con occhio di vetro croce all’orecchio e giacca da becchino gotico, è pronto a cantare la sua “Sotto casa”… la gara continua! Finita l’esibizione con tanto di bacchetta magica e scivolata su una bionda in platea di Gazzè (… ma perché?), Fazio e la Littizzetto sono di nuovo sul palco.

Lei ritorna con un nuovo vestito – top nero con macro paillettes e gonnellone celeste polvere con applicazioni sbrilluccicanti di grande impatto -, in tempo per fare le feste al nuovo ospite: il rugbista Martin Castrogiovanni. Poi, ancora, si torna alla gara: è il turno di Chiara, che canta “Il futuro che sarà”.

Dopo lo scivolone della prima serata in cui assomigliava ad uno dei power rangers, ecco che Chiara ha finalmente un vestito che la valorizza (quasi) alla perfezione: un abito nero lungo con corpetto di chiffon trasparente e grandi applicazioni alla vita e sul lato sinistro del collo. Bella e brava, con i capelli raccolti e un trucco che valorizza i suoi occhi.

Finita la sua esibizione saluto alla giuria di qualità, pausa pubblicitaria e poi è il turno di tanto invocati dalla Littizzetto fino a questo momento Marta sui tubi, con “Vorrei”. Elegantissimi, come giustamente sottolineato da Luciana, bravi come sempre e piacevoli da guardare e ascoltare.

Sul palco ritorna Bianca Balti, vestita con un completo nero pantalone molto elegante, che nonostante la sua bellezza non riesce a reggere il ritmo con la Littizzetto che continua a metterla in ombra. Le due presentano Fazio – ridotto a valletto – e i giochi di intrattenimento tra di loro, una volta finiti, lasciano il posto alla successiva cantante in gara: Malika Ayane che canta, indossando un elegante vestito nero lungo che mette in risalto la sua chioma platinata, “E se poi”.

Intermezzo comico con Claudio Bisio il quale, sull’onda negativa di ciò che è successo a Maurizio Crozza brutalmente fischiato durante la prima serata, comincia il suo monologo citando lo spiacevole accaduto e prevenendo, così, possibile debacle. Per fortuna si butta sulla critica dei personaggi di Topolino e finisce a sfiorare la politica, così, si salva. Noi no.

E poi… la gara riprende! E per fortuna ci possiamo riprendere dallo sfiatato momento comico, ridendo di gusto con chi ha idea di cosa sia l’ironia e la satira. Vestiti da elegantissimi tenori in carne (ma MOLTO in carne!) è il turno di Elio e le storie tese, con “La canzone mononota”. Il genio va sempre riconosciuto: riconosciamoli!

Finita la grassa e fischiettante interpretazione, scintillante come sempre, la gara continua con Marco Mengoni – altro super favorito! – che canta “L’essenziale”. Capello ribelle e verticale, completo d’ordinanza molto addetto alle vendite Zara, inseritissimo nel suo ruolo. Meglio di altri, ma non il migliore in assoluto.

Tocca al duo Simona Molinari – resa più simpatica dall’aver accettato il gioco proposto dalla Gialappa’s, che durante Mai dire Sanremo ha chiesto ai cantanti di dire sillabe che formino la parola Littizzetto. Ai Marta sui tubi toccava «zet», agli Eli «Tiz», mentre Annalisa e Chiara non hanno recitato la parte a loro assegnata – e Peter Cincotti con la loro “La felicità”. Molto appariscenti entrambi, lei sfoggia lustrini e un’inquietante nastro sulla schiena.

Gara conclusa, stop al televoto. Ospite: Andrea Bocelli, altra vecchia gloria che va a completare la voglia di ritorno al classico di questa edizione… Dopo la pausa bocelliana, ospite internazionale con Birdy che canta “Skinny Love”. Dialogo di Fazio e Littizzetto (che indossa abito atto alla premiazione, maglietta nera che luccica e gonnellona fucsia lunga) che fanno un ironico riassunto della loro conduzione e poi si lanciano a cantare un classico intramontabile “Siamo la coppia più bella del mondo”, con tanto di mano nella mano che ciondolano felici.

Rientra Bianca Balti, di nero vestita con abito lungo che le lascia scoperte le cosce perfette e orecchini enormi a forma di croce (pure lei!), scambio di battute con Fazio che fa il cascamorto d’ordinanza e la Littizzetto che finge di sbuffare…

Momento epico: la Balti sfila e inciampa, le donne italiane pensano che ogni tanto esista la giustizia divina!

Riprende la gara con i primi premi che vengono assegnati: premio della Critica, sezione campioni: Elio e le storie tese; miglior arrangiamento: Elio e le storie tese (Bravi, bis!)… si attendono i risultati e, mentre su Twitter e Facebook si fanno già i nomi dei tre finalisti che dovranno disputarsi il podio, Fazio è l’unico a non conoscere i loro nomi, sono: Elio, Mengoni e Modà.

Si attendono i tre finalisti, i più votati dei quali non si conoscerà però il numero dei voti, verrà sorteggiato l’ordine con il quale appariranno sul palco, si esibiranno, si procederà ad un nuovo voto a casa e in teatro, e poi si procederà ad incoronare i vincitori. Arrivano i nomi dei primi tre classificati (un po’ tardi, eh?) e sono effettivamente, come preannunciato: Elio e le storie tese con “La canzone Mononota”, Modà con “Se si potesse non morire” e Marco Mengoni con “L’essenziale”.

Si riprende a votare e il vincitore verrò così deciso: 50% il voto da casa e il restante 50% la giuria di qualità. Pubblicità, riprende la gara con la prima esibizione in cui vediamo gli Eli – ancora grassi e garruli, che dopo la magnifica esibizione si lanciano in un grasso abbraccio e un mea culpa di Elio che, disperato, dichiara di aver sbagliato l’ultima nota!

E’ il turno dei Modà che ripropongono ancora una volta la loro canzone: “Se si potesse non morire”. Poi, come già anticipato, è il turno di Marco Mengoni che canta “L’essenziale” e con la sua esibizione chiude la serata prima del risultato finale. Pubblicità, si continua a votare in attesa dei risultati definitivi!

Si ritorna in studio, ancora una volta viene invitata la Balti – in abito macramè rosso -, Fazio imita Bruno Vespa, la Littizzetto fine di offendersi per le attenzioni mostrate nei confronti della super modella e… finalmente arriva la busta! L’onore di proclamare il vincitore tocca a Luciana: Marco Mengoni! L’Ariston esulta!

Ringraziamenti di rito, il sindaco di Sanremo parla dei fiori etc., premi consegnati, saluti a tutti e, alla fine, Mengoni, invitato a ricantare, non sembra felice di dover presentare la sua canzone per la terza volta nella stessa serata. Alla fine, però, li tocca. La serata è finita, all’anno prossimo!

Foto | Tvblog

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ultimo aggiornamento: 16-02-2013