Quando crediamo in noi stessi possiamo sperimentare la curiosità, la felicità, la sorpresa e tutte quelle emozioni che ci rendono profondamente umani” (E.E. Cummings)

L’autostima corrisponde all’idea che ognuno ha di sé stesso, ovvero l’insieme delle sue percezioni: come ci vediamo, come ci sentiamo, come ci ascoltiamo. Ma a questo si aggiungono anche le convinzioni e le credenze che si sono create dentro di noi durante tutta la nostra vita, anche a seguito delle esperienze che abbiamo vissuto e di come le abbiamo interpretate. Dulcis in fundo, ma estremamente importante, è il fatto che anche i giudizi delle persone che ci circondano concorrono notevolmente ad accrescere o distruggere la nostra autostima. Questa, in verità, può venire dal dentro o dal fuori di sé, e oggi, purtroppo, si tende a farla provenire dal fuori, attraverso l’abbaglio del successo e le sue innumerevoli forme: ricchezza, carriera, prestigio, vittoria, apprezzamenti fisici ecc… quindi si pensa di avere valore se si ottiene qualcosa nel campo in cui si opera o si vive. Niente di più sbagliato in realtà, perché in questo modo il raggiungimento della nostra felicità è legato ad un risultato, il quale nella stragrande maggioranza delle volte non è del tutto dipendente da noi (fortuna, condizioni familiari, raccomandazioni ecc…).

Perché è importante avere un’alta autostima?

Perché avere un’alta autostima è la chiave del successo, l’ingrediente essenziale per realizzare i nostri sogni. Normalmente quando si è dotati di grande autostima si ha successo nella vita, si superano più facilmente i problemi, si è consapevoli delle proprie capacità, si pensa positivo, non si ha paura di sbagliare e si confida nelle proprie capacità e idee.

L’autostima è solo una delle tante componenti del nostro benessere psicologico, ma funziona come una particolare lente che ingigantisce o rimpicciolisce le nostre risorse personali. Quando si smette di credere in se stessi, nelle proprie potenzialità e capacità, si inizia a non fare più scelte autonome e a non agire per paura di sbagliare, in questo modo il mondo che ci circonda diventa talmente forte che prende decisioni che spetterebbero solo e soltanto a noi. Inoltre, chi ha bassa autostima sente di perdere il controllo dei propri stati d’animo, sente mancare le forze e la determinazione per raggiungere i propri obiettivi. Ma a tutto c’è rimedio, perché l’autostima non è scritta nei geni, ma è qualcosa che si crea e si modifica, quindi si può imparare a volersi bene e rispettarsi, a riconoscere i propri limiti e accettare pregi e difetti.

Cosa bisogna fare per migliorare la propria autostima?

Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi” (Marcel Proust)

La prima cosa da fare è scoprire quali sono i nostri valori fondamentali, pertanto fare chiarezza dentro di noi riguardo i nostri bisogni e poi imparare a capire cosa non si vuole nella vita. Altro step prevede di riconoscere le nostre emozioni distruttive, entrare in contatto con le emozioni più sane e che ci sostengono nei momenti di difficoltà. Cambiare infine l’immagine mentale che abbiamo di noi stessi.

I buoni propositi non raggiungeranno mai il successo se li sabotiamo da dentro. Smettiamo di dire: “Non ce la posso fare, non sono capace, non sono all’altezza, sono inferiore”. Impariamo invece a sostenerci: “Ce la farò sicuramente, sono abile e capace, non sono inferiore a nessuno, sono all’altezza di tutto”.

Perché sono importanti i valore per l’autostima?

Perché i valori sono una sorta di bussola interna che ci guida giorno dopo giorno, consapevolmente e inconsapevolmente. Costituiscono quel sistema che ci permette di muoverci verso la coerenza del sé, ovvero la capacità di conservare intatta la nostra identità. In tal senso l’autostima può essere vista anche come “la capacità di agire in conformità con i propri valori” (Steve Andreas). Spesso quando le persone non sanno chiaramente quali siano i propri valori, sentono molta frustrazione per veder investire la maggior parte del loro tempo in attività assolutamente poco importanti… un po’ come essere in viaggio e non sapere se si sta andando nella direzione giusta. Senza dimenticare che chi non è consapevole dei propri valori, non riesce a viverli, e il senso di delusione e il vuoto che si genera, viene spesso colmato con comportamenti disfunzionali.

Secondo gli esperti, i valori sono vere e proprie porte d’accesso a quegli stati emotivi che vogliamo provare. E vivere seguendoli, vuol dire agire coerentemente con quello che secondo noi è il senso della vita, quello che per noi è importante e ci dà soddisfazione e, di conseguenza, ci porta grandi sicurezze e soprattutto pace interiore.

Ma quali sono i nostri valori?

Per capirlo basta rivolgersi questa semplice domanda: “Che cos’è importante per me?

Prendiamo ad esempio questi: amore, famiglia, lavoro. Questo ci permette di fare un ulteriore passo avanti e capire che possiamo distinguere tra mezzi e fine.

Matteo: “La cosa più importante per me è il lavoro (mezzo)”.
Anto: “Cosa ti dà il lavoro (fine)?”.
Matteo: “Mi dà tranquillità, quindi sicurezza, quindi pace”. E questo è il valore più importante per Matteo.

Comprendere quali automatismi abbiamo costruito per raggiungere precisi fini, importanti per noi per farci provare certi stati emotivi, è fondamentale per fare chiarezza tra quelli che effettivamente sono mezzi e quelli che sono fini. Da questa distinzione possiamo imparare a riconoscere valori funzionali da quelli disfunzionali, quelli che ci fanno vivere bene e quelli che dobbiamo allontanare perché nocivi.

Quali sono gli elementi chiave per migliorare la propria autostima?

Scoprire quali sono i nostri valori fondamentali e quindi fare chiarezza dentro noi stessi, rispetto a quello che si vuole e quello che non si vuole nella propria vita.

Ricordarsi che il nostro valore è indipendente da ciò che gli altri pensano di noi.

Nessuno deve ritenerci meno importanti di altre persone. Siamo tutti di pari dignità.

Riconoscere le emozioni distruttive: imparare a riconoscere ed entrare in contatto con emozioni maggiormente sane e che ci sostengano nei momenti di difficoltà.

Lavorare sull’immagine di sé: molto spesso ci armiamo di buoni propositi e determinazione (voglio dimagrire, voglio smettere di fumare, voglio smettere di farmi paranoie etc..), ma se prima non modifichiamo l’immagine che abbiamo di noi stessi tenderemo inconsciamente a sabotarci da soli.

Curare il proprio aspetto, ma non per apparire, quanto invece per farsi del bene. Essere in forma e sentirsi bene fisicamente, indipendentemente dai capi di abbigliamento che si indossano (perché ricordiamolo sempre “L’abito non fa il monaco” o “Il valore non si vede dalla griffe degli abiti che portiamo”), è importantissimo per la salute e non manca un impatto positivo anche sull’autostima. In questo modo riusciamo a creare una nuova immagine di noi stessi.

Ridefinire gli obiettivi aiuta a vedere la situazione in maniera diversa e ad ottenere risultati migliori, con conseguente aumento di autostima.

Ricordiamoci della meraviglia che siamo e proviamo a cancellare dalla nostra mente i fallimenti. Errori e sfortune capitano a tutti: impariamo a ricordare a noi stessi ogni giorno i nostri piccoli successi, magari a scriverli in un diario. Imparare a conoscere se stessi, a prendere consapevolezza delle proprie capacità e di quello che abbiamo affrontato, ma soprattutto di come ne siamo usciti, può essere un propulsore per accrescere la fiducia in noi stessi.

Non vediamo le cose per come sono, ma per come siamo” (Anaïs Nin)

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ultimo aggiornamento: 22-02-2013