L’attacco di panico è comunemente definito come una manifestazione d’ansia estremamente intensa, breve e transitoria, che avviene in un periodo ben delimitato e preciso. Sono generalmente episodi imprevedibili e inarrestabili, e l’ansia è talmente intensa da lasciare l’individuo, una volta concluso l’attacco, in una condizione di assoluto sfinimento”, questa è la definizione riconosciuta e condivisa dagli esperti che si occupano di questo disagio.

Soffre di attacchi di panico tra l’1,5 e 4% della popolazione europea: si oscilla tra 1 persona su 67 e 1 persona su 25. Molto dipende dal sesso (2 donne vs 1 uomo), dall’età (oltre il 35% in una fascia compresa tra i 25 ed i 35 anni), dai fattori ambientali (dimensioni della città in cui si vive), ma anche molti altri. Le cause precise non sono sempre chiare, secondo gli esperti esiste uno stretto legame con le fasi di transizione della vita (esami scolastici, matrimonio, figli, lavoro ecc…), quelle che inevitabilmente portano a molta ansia e stress.

E’ importante ricordare che solo un terapeuta può diagnosticare il disturbo di attacco di panico, anche se non è sempre facile, ma ci sono alcuni segnali che possono essere considerati come preavviso. E’ fondamentale saper riconoscere i sintomi per assicurarsi di ricevere la migliore terapia possibile. Tecnicamente sono definiti come “ansia parossistica episodica”, laddove per “parossistica” s’intende di breve durata e a conclusione spontanea, mentre “episodica” significa che capita una volta ogni tanto e tale frequenza varia di caso in caso.

L’attacco di panico ha un inizio improvviso, raggiunge rapidamente l’apice in pochi minuti ed è spesso accompagnato da un senso di pericolo o di catastrofe imminente e da urgenza di allontanarsi, sintomi che poi regrediscono spontaneamente in breve tempo.

Può capitare a tutti di vivere un attacco di panico, ma questo non deve allarmare. Viverlo una volta non rende soggetti di questo disagio. Al contrario, averli ripetuti e continuare ad avere paura che possano ricomparire deve far pensare seriamente di contattare un terapeuta specializzato in attacchi di panico. Inoltre sembrano esserci anche dei legami genetici, infatti se in famiglia uno dei componenti ha sofferto di attacchi di panico, si ha una maggiore probabilità di soffrire dello stesso disturbo, in particolar modo in un momento della vita particolarmente stressante.

Il rischio più ricorrente con il disturbo da attacchi di panico sono le fobie. Una volta che si è avuto un attacco, si possono cominciare ad evitare situazioni come quelle in cui è capitato.

Fonte | attacchidipanico.net

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ultimo aggiornamento: 20-02-2013