Il Pdl ha acquistato una pagina di pubblicità a pagamento sul Corriere della Sera in cui compaiono le foto di donne “normali” che dichiarano di sostenere il Popolo della Libertà e “Berlusconi presidente”. Per cercare di rimediare alla vicenda della dipendente Green Power, Angela Bruno, si è pensato di mandare avanti le donne normali, le donne che «lavorano in casa, in ufficio, in fabbrica» o quelle che «cercano con fatica un impiego». Un’idea che poteva anche funzionare.

Il problema è che dopo la questione delle lettere con il rimborso dell’Imu, anche questa campagna elettorale giocata sulle donne si sta rivelando un boomerang. Le foto inserite nell’appello, spacciate per ritratti di persone comuni che voteranno domenica e lunedì, sono in realtà prese da un sito di Stock. La questione non è ovviamente lo spot, ma la strumentalizzazione della figura della donna nella società.
Le foto di stock delle donne dell\\’appello del Pdl
Le foto di stock della casalinga


Foto di anziana
Foto della ragazza
Manifesto
I committenti dell\'iniziativa

Dopo il battibecco con Bersani, che ha accusato il Cavaliere di trattare le donne «più o meno come se fossero bambole gonfiabili» questa campagna mira a conquistare il pubblico femminile, dimostrando che tante donne credono del Pdl. Probabilmente una campagna vera, con le foto di donne veramente comuni, avrebbe anche funzionato e fatto presa sugli indecisi. Il problema, grave a mio parere, è la presa in giro. Scegliere volti rassicuranti da un catalogo di stock in cui è possibile riconoscersi. La donna anziana ma arzilla che porta con fierezza i capelli bianchi, la casalinga affidabile e con frangetta e la studentessa acqua e sapone con la camicia ben abbottonata. La cosa simpatica è che di lato, piccolissimo, c’è anche scritto che i committenti dell’iniziativa sono gli onorevoli Rocco Crimi e Maurizio Bianconi: due uomini!

Le donne non sono marketing, non sono un blocco di voti da conquistare per vincere le elezioni, le donne hanno un cervello e delle opinioni personali, vanno convinte, non prese in giro. Non è possibile manipolare la figura femminile prima per fare il provolone per conquistare gli uomini, poi per consolidare la figura della famiglia tradizionale e accaparrare in extremis i voti delle donne.

Si possono strumentalizzare tante cose, ma le donne è meglio di no!

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ultimo aggiornamento: 21-02-2013