Charlie Hebdo: la Francia è in lutto. Ecco la foto della Tour Eiffel spenta, lasciata al buio in memoria delle dodici vittime del brutale attacco armato alla sede del giornale satirico.

Un omaggio retorico che non è affatto nello stile del giornale e dei suoi redattori.

I quali, sopravvissuti alla strage, preparano già il prossimo numero, con una copertina dissacrante della stessa tragedia, sulla quale campeggia la scritta «Cercasi urgentemente 6 disegnatori».

Su Micromega, Marco d’Eramo contesta proprio questo sfoggio di retorica:

«Da ieri soggiornare in Francia, come mi capita, è un’esperienza allucinante. I “valori repubblicani” vengono sbandierati, strombazzati e spalmati nei media fino a divenire una gelatina disgustosa se si pensa a tutte le vignette feroci che i Wolinski e i Cabu avevano dedicato a Marianna, il simbolo della repubblica (e del repubblicanismo) francese: quando ancora si chiamava Hara-Kiri, fu chiuso per un titolo “irriverente” sulla morte di De Gaulle: una settimana dopo al suo posto veniva fondato Charlie Hebdo. Oggi questi paladini del ridicolo, questi eroi del salace e del grottesco sono mortificati dai minuti di silenzio, dalle bandiere a mezz’asta, dalle luci della Torre Eiffel spente: viene voglia di chiedere un’aspettativa dal pianeta terra».

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ultimo aggiornamento: 08-01-2015