Moda
La collezione autunno inverno 2013-14 di Giorgio Armani al Milano Moda Donna
Giorgio Armani ci presenta la sfilata autunno inverno 2013-14 sulle passerelle della Milano Fashion Week
Giorgio Armani ha presentato la nuova collezione autunno inverno 2013 2014 sulle passerelle del Milano Moda Donna e, tra una polemica e l’altra, ha dettato i nuovi trend della stagione fredda. Re Giorgio ogni anno diventa sempre più polemico, capisco che voglia togliersi qualche sassolino dalla scarpa però così, secondo me, oscura il fashion show.
Ognuno fa il suo lavoro e propone la sua creatività, poi il pubblico decide cosa piace e cosa no, ma non ci sono giusto, sbagliato, troppo o troppo poco. A mio parere la cosa importante è restare fedeli a se stessi e non adeguarsi ai trend, esprimere le proprie emozioni. La donna di Giorgio Armani per la prossima stagione fredda è misurata ma si concede qualche piccola follia.
La nuova collezione di Giorgio Armani per l\\’autunno inverno 2013-14
La nuova collezione di Re Giorgio è incentrata sulla femminilità, in passerella troviamo tailleur e completi dalle linee morbide e accoglienti, ma anche cappottini di pelliccia, modelli bon ton e blazer dal taglio sartoriale. I gilet e i capi da uomo tornano nel guardaroba femminile con grazia e delicatezza. Non convincono del tutto i gilet scarni portati sulla pelle nuda e i top con le perline che lasciano decisamente poco all’immaginazione.
Per la sera Re Giorgio ci propone bellissimi abiti lunghi, sensuali ed eleganti, dalle linee semplici ma molto curati e chic, abbiamo modelli senza spalline, quelli monospalla e quelli con strisce e fibbie decorative, c’è anche un vestito impreziosito da una catena all’altezza della tasca, che ci fa tornare in mente l’orologio da taschino dei nostri nonni.
Come vi dicevo, Armani si è lasciato andare a non poche polemiche ed ha attaccato Dolce & Gabbana:
“Se qualcuno dice che i miei baschi sono pesanti (quelli della sfilata Emporio), io gli chiedo e le coroncine bizantine allora cosa sono?. Non voglio far polemica con nessuno, credo che in questo momento lo show fine a se stesso sia penalizzante per la moda italiana. Non serve abbacinare le pupille dei giornalisti e degli addetti ai lavori, la gente che guarda la moda deve poter identificarsi. Noi dobbiamo fare dei vestiti che si vendono, perché è la forza del nostro pret-à-porter. Ora è impossibile non sfilare perché i nuovi mercati sono famelici, hanno bisogno di vedere le nostre passerelle. Ma un conto è fare la sfilata, un conto fare teatro”.
Foto|Getty Images