Il ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini si è espresso sulla questione del prestito dell’Annunciazione di Leonardo, opera custodita agli Uffizi di Firenze che avrebbe dovuto far parte della mostra “Leonardo 1452-1519”.

Purtroppo per Milano la risposta è negativa anche in questo caso, proprio per la fragilità del dipinto, collocato tra i lavori ‘inamovibili’ del polo espositivo fiorentino:

“Ho ricevuto una lettera dal sindaco Pisapia che mi chiedeva una riflessione. Ho chiesto al direttore degli Uffizi una relazione che mi ha fatto avere. Io sono molto rispettoso dell’autonomia dei direttori dei musei e delle loro scelte, non credo che la politica debba intervenire in un campo che è di loro competenza. Il dottor Natali mi ha mandato un elenco delle opere che gli Uffizi hanno prestato alle varie mostre per Expo e sono 28. Alla mostra su Leonardo sono prestati dei capolavori, un’opera del Botticelli che non è mai uscita dagli Uffizi, una importante del Ghirlandaio e altre ancora. Il direttore degli Uffizi ha fatto presente che il suo museo rimarrebbe privo di opere di Leonardo durante i sei mesi di Expo. Sono valutazioni corrette che io rispetterò”

Gli Uffizi negano l’opera perchè ‘inamovibile’

11 febbraio 2014

Vi dicevamo già della mostra in dedicata a Leonardo da Vinci “Leonardo 1452-1519” che si terrà a Palazzo Reale a Milano dal 15 aprile al 19 luglio 2015, la più grande rassegna mai dedicata al grande maestro in Italia: ebbene, per completare l’esposizione mancherebbe solo un’opera, apparentemente bloccata dal rifiuto del museo, italianissimo, che la custodisce.

Se poli espositivi internazionali quali il Louvre di Parigi, la National Gallery di Washington, i Musei Vaticani e la Royal Library di Windsor hanno già detto sì – rispettivamente per Belle Ferronnière, San Giovanni Battista, una piccola Annunciazione, la Madonna Dreyfus, San Gerolamo e trenta disegni – sarebbero stati proprio gli Uffizi di Firenze a dire di no al prestito dell’Annunciazione, dipinta da Leonardo tra il 1472 e il 1475 (anche se manca un vero e proprio rifiuto ‘ufficiale’).

Il sindaco Pisapia, che si è anche appellato al ministro Dario Franceschini, ha spiegato:

“Abbiamo chiesto e ottenuto quadri preziosi da ogni zona del pianeta. Mentre da parte dei musei italiani c’è stata più di una resistenza”

Il problema è che il dipinto, nonostante una contestatissima trasferta in Giappone nel 2007, è considerato tra i beni inamovibili insieme ad altre 22 opere, come il Tondo Doni di Michelangelo, la Venere di Tiziano e le Maestà di Giotto e Cimabue.

Ma l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno è convinto che

“in ogni caso, con o senza l’Annunciazione, la mostra di Leonardo sarà un appuntamento mondiale. Il risultato di un serio lavoro tra le istituzioni che contiamo possa essere apprezzato da centinaia di migliaia di visitatori”

Via | Corriere

Riproduzione riservata © 2024 - PB

ultimo aggiornamento: 14-02-2015