Finita la disfida elettorale, un po’ con l’amaro in bocca in quanto non si è ancora ben capito chi come e per quanto governerà, vista la maggioranza al pelo, arriva sempre il momento di fare un po’ di conti. E così facendo si intravede qualche barlume di luce: pur non sapendo quanto potrà reggere la compagine governativa, ci fa piacere vedere come la composizione del nuovo Parlamento italiano sia giovane e al femminile. E questa, oltre che una novità epocale, è anche una gran bella notizia!

Al Senato, dove la passata legislatura contava un’età media di 57 anni, si è scesi a 53. Meglio ancora alla Camera, dove da 54 si è passati a 45 anni. Ad abbassare la media sicuramente gli esponenti del Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo, dove la grillina (stellina proprio non ci piace!) più giovane è una gentlewoman, si chiama Marta Grandi, ha 25 anni e già c’è chi la propone come Presidente della Camera. Dopo Nilde Iotti e Irene Pivetti, sarebbe la terza donna che riesce a sedersi su quella poltrona.

A sostegno di questi dati un’indagine della Coldiretti, da cui risulta che dalle ultime elezioni politiche è uscito il Parlamento più giovane e con il maggior numero di donne della storia repubblicana. Infatti, non solo l’età di deputati e senatori si è notevolmente abbassata, ma la presenza femminile ha avuto un exploit senza precedenti. Sempre confrontandoci col passato, l’ultimo Governo Berlusconi aveva il 19% di donne al Senato e il 21% alla Camera.

Ad oggi la situazione è ben diversa, con una presenza in rosa del 30% al Senato e del 32% alla Camera. I partiti più virtuosi sono due: il Pd, con il 41% delle presenze femminili e il Movimento 5 Stelle, con il 38%. Non ci stupirà sapere che il meno avvezzo al gentil sesso è la Lega Nord, con solo il 14% di donne nelle sue fila. Ma in fondo si sa, loro ce l’hanno duro…e noi lì non possiamo proprio competere.

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ultimo aggiornamento: 27-02-2013