Che valore hanno i collezionisti nel panorama dell’arte contemporanea? Se sbirciano le anticipazioni della mostra, a cura di Ilaria Bonacossa, che si inaugurerà il 1° aprile al Museo Villa Croce di Genova, di sicuro un valore salvifico. Quando il gusto anticipa la lungimiranza sul valore economico, quando la passione per le forme d’espressione contemporanea si sovrappone al vissuto quotidiano, ecco che nasce una collezione come quella di Rosetta Barabino, donna genovese tra le più importanti collezioniste italiane del ‘900. Il particolare che ha dato spunto al titolo della mostra Andy Warhol sul comò (fino al 5 luglio) è un vezzo della Barabino: quando nel ’68 iniziò a collezionare le opere dei più grandi artisti contemporanei usava collocare le opere, non in speciali ambienti, ma nelle stanze della sua casa. Gli artisti sul comò? Warhol, ma anche i più grandi esponenti dell’arte contemporanea.

Alighiero Boetti (pittura), On Kawara (arte concettuale), Ai Wei Wei (attivista e designer), Cindy Sherman (fotografia), Neil Beloufa (installazioni), Micol Assael (installazioni), Olafur Eliasson (installazioni), Carl Andre (scultura), Donald Judd (scultura), Cy Twombly (pittura), Dan Flavin (installazioni), Robert Morris (scultura), Takashi Murakami (pittura-scultura), Yang Fudong (fotografia) e altri 70 artisti fanno parte della collezione Barabino, che potrete vedere allestite nel museo genovese (elenco completo opere in mostra). Le più quotate opere d’arte dagli anni ’60 ad oggi si mescolavano agli oggetti della quotidianità della sua abitazione, ma anche ad importanti pezzi di design: per Rosetta Barabino, l’arte a 360° è ossigeno per stare in vita. Afferma il gallerista Gian Enzo Sperone, consigliere della Barabino:

La Signora Barabino, appartiene a quella ristretta élite di visionari che nell’ambito del collezionismo d’avanguardia, dava a noi giovani mercanti l’attenzione che era in tutti i sensi, l’ossigeno per stare in vita.

Villa Croce, antica villa aristocratica circondata dal verde, si presta al meglio per ricreare per tutti i visitatori l’atmosfera intima e geniale della sua dimora, dove si concentrava lo spirito aperto della Genova anni ’60 e ’70, attenta alle nuove rotte dell’arte d’avanguardia, minimalista e concettuale. La disinvoltura con cui le serigrafie di Andy Warhol (cinque in sala da pranzo tra cui il ritratto di Mao e Jacqueline Kennedy) erano disposte tra gli arredi, dimostra come le opere scelte con cura dalla Barabino si adattassero ad un’estetica visionaria, che arriva fino ai nostri giorni, con le opere di artisti attuali come Murakami e Yang Fudong che dall’Oriente dettano una nuova e ibrida estetica.

Informazioni

Warhol sul Comò
2 aprile – 5 luglio 2015

Orari :
da martedi a domenica: ore 11.00 — 19.00 (chiusura biglietteria ore 18.00)
lunedì chiuso
Biglietti:
intero € 8,00
ridotto € 6,00 per giovani da 18 a 25 anni, gruppi di almeno 15 visitatori, convenzioni appositamente attivate
ridotto speciale € 3,00 per scuole e minori di 18 anni

Andy Warhol Genova

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Foto| villacroce

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ultimo aggiornamento: 28-03-2015