L’attesa è finita. Apre ufficialmente al pubblico oggi, 1 maggio 2015, il Whitney Museum of American Art di New York, progettato da Renzo Piano.

La nuova sede museale si trova in una delle zone più culturalmente attive della Grande Mela, nel MeatPacking District. Al suo interno è esposta una  completa collezione di arte moderna e contemporanea americana, comprendente  22 mila lavori di 3.000 artisti.

Il progetto, realizzato dall’architetto italiano Renzo Piano, va ad affiancarsi a quella di Madison Avenue, realizzata nel 1996 da Marcel Breuer, per ospitare nuove gallerie espositive per circa 4.600 metri quadrati di superficie, cui si aggiungono 1400 metri quadrati per le esposizioni all’aperto, una biblioteca, un’area per installazioni d’arte e video, un teatro con 175 posti, ed un centro di ricerca.

“Una nave in un bacino di carenaggio”, così Piano ha descritto il suo progetto, che consiste in un grande blocco massiccio in grado di suggerire l’idea di un edificio ricavato da un unico blocco, piuttosto che costruito assemblando singoli elementi strutturali. Un progetto che l’architetto ha fuso armoniosamente all’interno del tratto finale delle High Line, la vecchia ferrovia trasformata in un parco sopraelevato, che da oggi diventa ingresso naturale del museo.

Oltre alla collezione permanente, il museo ospiterà mostre ed eventi negli spazi interni ed esterni del nuovo imponente spazio affacciato sull’Hudson River. “La grande avventura è stata quella di partire da una collezione straordinaria di arte americana che non aveva spazio per essere esposta su Madison Avenue, e di costruire un edifico degno di divenirne la casa, dove dare spazio all’arte e connetterla con il mondo esterno”, ha detto Piano intervistato dall’ANSA.

 

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ultimo aggiornamento: 01-05-2015