Il grande fotografo italiano Gabriele Basilico è morto poche ore fa a Milano dopo un breve ricovero in ospedale. Ci lascia uno tra i maggiori esponenti della fotografia documentarista mondiale, noto per i suoi scatti in bianco e nero e per la sua profonda indagine sulle trasformazioni del territorio urbano. Malato da poco più di un anno, Gabriele Basilico è deceduto all’improvviso, in quella che è una triste e grigia giornata per l’arte contemporanea.

Il maestro, entra nella storia eterna dei più grandi autori delle arti visive della nostra epoca, un orgoglio per la cultura nazionale italiana. Lo annuncia per primo un suo amico in Facebook, Stefano Boeri, che sul social scrive queste sentite parole, che vi riportiamo fedelmente:

La morte di Gabriele Basilico ci priva di un protagonista assoluto della storia della cultura visiva internazionale. I suoi occhi di fotografo sono divenuti col tempo gli occhi di tutti noi, davanti alla complessità infinita dei fenomeni urbani. Occhi che hanno incorniciato, registrato e documentato centinaia di spazi urbani e città del mondo, riuscendo trasmettere la loro sensualità, a decifrare le contrapposizioni più stridenti e a dare dignità anche ai luoghi più derelitti.

Come ha più volte ricordato, quello sguardo preciso e appassionato Gabriele Basilico lo aveva nel tempo costruito osservando e fotografando Milano: i muri delle fabbriche, le facciate vibranti dei palazzi borghesi ma anche i visi, le feste, i segni lasciati nelle strade dalla vita quotidiana. Milano, le sue proporzioni, sono state la matrice di ogni scatto, di ogni scoperta, di ogni fotografia di Gabriele Basilico.

Anche per questo Milano oggi non perde solo un osservatore appassionato e un testimone nel mondo; perde un pezzo di sé stessa. Per la cultura, l’arte, la fotografia -anche per me, che a Gabriele devo moltissimo- è un momento di grande tristezza.

Via | Corriere
Foto | Facebook pagina ufficiale Stefano Boeri per Milano

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ultimo aggiornamento: 13-02-2013