E’ stata inaugurata a Londra al Victoria & Albert Museum la prima e più grande retrospettiva del lavoro del defunto stilista in Europa, Alexander McQueen: Savage Beauty che mette in mostra il lavoro visionario di McQueen, dalla collezione del 1992 quando si è laureato alla Central Saint Martins alla sua ultima collezione incompiuta della stagione autunno inverno 2010 2011. Tutti i disegni e i lavori di McQueen sono presentati con la messa in scena drammatica e il senso dello spettacolo che pervadeva le sue sfilate. “Londra è il luogo dove sono cresciuto. E’ il luogo dove risiede il mio cuore e dove ho la mia ispirazione”, Alexander McQueen, gennaio 2000

La versione originale di Alexander McQueen: Savage Beauty fu organizzata per la prima volta nel 2011 dal Metropolitan Museum of Art di New York e divenne una delle 10 mostre più visitate del museo.

Londra era l’epicentro del mondo di McQueen. Figlio di un tassista, è cresciuto a East End della città che lasciò la scuola a 15 anni per diventare un apprendista sarto a Savile Row. Nel 1990 entra a far parte del prestigioso corso MA Fashion alla Central Saint Martins. Già allora era un sarto altamente competente e creativo, alla Saint Martins imparò ad essere uno stilista di moda, traendo ispirazione dalla storia di Londra, i suoi musei e dall’emergente Brit Art. “Londra è il luogo dove sono cresciuto. E’ il luogo dove risiede il mio cuore e dove ho la mia ispirazione“, aveva dichiarato Alexander McQueen nel gennaio del 2000.

VIDEO Highlights of the Alexander McQueen: Savage Beauty Fashion Gala

Alexander McQueen ha sempre promosso la libertà di pensiero e di espressione. In questo, è stato l’esempio dell’eroe-artista che ha seguito fedelmente i dettami della sua ispirazione. McQueen ha espresso questa originalità fondamentalmente attraverso i suoi metodi di taglio e costruzione. Questi erano sia innovativi che rivoluzionari.

Una delle caratteristiche delle sue collezioni era sicuramente il loro storicismo, i riferimenti storici di McQueen sono di vasta portata, è stato particolarmente ispirato dal XIX secolo, attingendo soprattutto dal gotico vittoriano, che combina elementi di orrore e di romanticismo, e molto spesso le collezioni di McQueen riflettevano sui rapporti paradossali come la vita e la morte, la leggerezza e l’oscurità, la malinconia e la bellezza.

VIDEO Alexander McQueen: Savage Beauty Timelapse

Durante la sua carriera, Alexander McQueen ha spesso ripreso il tema del primitivismo, della vita selvaggia e la possibile armonia con il mondo naturale. Eshu ( collezione Autunno Inverno 2000) si ispirava ad una delle divinità più note della mitologia Yoruba. E Jungle Out There (Autunno Inverno 1997-98) si basava sul tema delle Gazzelle di Thomson. La collezione era una meditazione sulle dinamiche di potere, in particolare il rapporto dialettico tra predatore e preda. Le riflessioni di McQueen sul primitivismo sono spesso rappresentate in combinazioni contrastanti come moderno e primitivo, civile e incivile.

Le collezioni di Alexander McQueen si modellavano spesso intorno a elementi profondamente autobiografici, spesso riflettendo sulla sua storia ancestrale, in particolare sulla sua eredità scozzese. L’orgoglio nazionale di McQueen è più evidente ne The Widows of Culloden (collezione autunno inverno 2006), che si è basava sulle insurrezioni giacobine nel 1745. Nonostante queste dichiarazioni d’amore per la sua identità scozzese, McQueen aveva anche un profondo interesse per la storia inglese ed è molto evidente in The Girl Who Lived in the Tree (collezione Autunno Inverno 2008), ispirata da un olmo nel giardino della casa di campagna di McQueen in East Sussex, una delle collezioni più romanticamente nazionalistiche di McQueen, seppur fortemente immersa nell’ironia.

VIDEO Alexander McQueen: Savage Beauty – An Inside View

McQueen amava poi molto gli accessori e spesso ne enfatizzava gli aspetti più sadomaso, si concentrava su elementi atavici e feticisti prodotti in collaborazione con una serie di designer, tra cui la modista Philip Treacy e il gioielliere Shaun Leane. Non manca poi il richiamo all’esotico, uno dei temi centrali nelle collezioni di McQueen: Africa, Cina, India e Turchia, sono tutti i luoghi che hanno acceso la sua immaginazione. Il Giappone è stato particolarmente significativo, sia tematicamente che stilisticamente. Il kimono, in particolare, era un indumento che il designer ha riconfigurato all’infinito nelle sue collezioni.

VIDEO Behind the Scenes of Alexander McQueen: Savage Beauty

Special guest all’inaugurazione della mostra: Bobby Gillespie, Caroline Issa, Charlotte Dellal, Charlotte Tilbury, Colin Firth, Cressida Bonas, David Beckham, Dianna Agron, Erin O’Connor, Eva Herzigova, Jamie Hince, Kate Moss, Laura Carmichael, Livia Giuggioli, Mary McCartney, Meg Matthews, Naomi Campbell, Naomie Harris, Natalie Massenet, Poppy Delevingne, Salma Hayek, Sarah Burton e Victoria Beckham.

FOTO GALLERY

Alexander McQueen: Savage Beauty, la mostra al Victoria & Albert Museum di Londra: guest David e Victoria Beckham, Naomi Campbell e Kate Moss


Alexander McQueen: Savage Beauty, la mostra al Victoria & Albert Museum di Londra: guest David e Victoria Beckham, Naomi Campbell e Kate Moss

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ultimo aggiornamento: 13-03-2015