Un nuovo studio sull’Alzheimer ha lanciato un allarme che non va sottovalutato: potrebbe esserci un collegamento tra la malattia e il sonno.

La mancanza di riposo potrebbe aumentare le possibilità di sviluppare l’Alzheimer: è questa la conclusione a cui è giunto un nuovo studio sulla malattia. Vediamo se può esserci davvero un collegamento tra la demenza senile e il sonno.

Alzheimer, un nuovo studio lancia l’allarme: c’è collegamento tra la malattia e il sonno

Un nuovo studio sull’Alzheimer, condotto dalla Binzhou Medical University di Shandong, in Cina con la collaborazione di ricercatori svedesi, evidenzia che c’è un collegamento tra la malattia e le ore di sonno. La mancanza di riposo, com’è risaputo da tempo, causa danni cerebrali a livello dell’ippocampo, ossia la zona del cervello responsabile dell’apprendimento e della memoria. Nel caso dell’Alzheimer, dormire meno del dovuto provoca una netta diminuzione della proteina pleiotropina (PTN), altamente implicata nella demenza e nelle altre patologie neurodegenerative.

Lo studio dei ricercatori cinesi e svedesi, è bene sottolinearlo, è stato condotto in laboratorio sui roditori. Questi ultimi sono stati tenuti svegli per due giorni, dopo di che sono stati lasciati liberi di vagare in un labirinto. In questa fase, gli studiosi hanno analizzato la loro capacità di orientarsi e di riconoscere oggetti nuovi. Successivamente, hanno analizzato la proteina PTN presente nell’ippocampo degli animali e hanno notato la netta diminuzione. La conclusione della ricerca è chiara: quanti non dormono a sufficienza hanno maggiori possibilità di sviluppare Alzheimer e altre malattie neurologiche.

medico visita anziano alzheimer

Dormire bene è fondamentale, ma per l’Alzheimer ci sono tesi contrastanti

Secondo Mauro Colombo, ricercatore in Gerontologia clinica presso la Fondazione Golgi Cenci di Abbiategrasso (MI), segretario e consigliere per la sezione lombarda della Società Italiana di Gerontologia e Geriatria, lo studio cinese non è del tutto valido per l’Alzheimer. Ha dichiarato:

Questo studio specifico va preso con prudenza, perché da solo non è sufficiente a poter affermare che poco o cattivo sonno siano una causa o concausa dell’Alzheimer. Va detto, però, che la proteina PTN è conosciuta da tempo ed era apparsa su una importante rivista di Gerontologia già nel 1976. E questo studio aggiunge un tassello importante per capire il fenomeno del deterioramento cognitivo che può portare alla demenza, di cui l’Alzheimer è la malattia maggioritaria“.

Colombo ha aggiunto che il sonno, in ogni modo, serve a “depurare il cervello dalle proteine tossiche“. Pertanto, il giusto riposo, a prescindere dalle malattie, è sempre ‘cosa buona e giusta’. Per quanto riguarda l’Alzheimer servono altri studi per poter parlare di collegamento effettivo.

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ultimo aggiornamento: 14-09-2023