Il fatto che l’arte sia privilegio di dibattito solo di alcuni, pochi addetti al settore che parlano una lingua inaccessibile ai più e conoscono chissà quale verità, è uno stereotipo antico, che per fortuna sta lentamente cadendo sotto i colpi di una rivoluzione culturale; che anche se molto lenta e incostante, qualche clichè artistico l’ha già svernato. L’arte deve comunicare, possibilmente a e con tutti, è un tassativo culturale per sopravvivere nell’era della socialità e della comunicazione digitale globale.

Con questa importante premessa vi presentiamo oggi un progetto che ci è piaciuto particolarmente, si intitola Il Rinascimento contro le mafie: la Leda di Michelangelo a Casavatore e prevede l’esposizione – dal 24 aprile al 2 giugno – di un disegno autentico di Michelangelo Buonarroti in una scuola tra le tante scuole, non si tratta della Bocconi o dei soliti nomi noti, ma di un Istituto Superiore dell’hinterland di Napoli.

Quest’esposizione fa parte di un progetto scolastico molto più ampio e strutturato, che ha un solo intento: sfruttare l’arte come strumento di comunicazione e di riflessione. Ed era anche ora, aggiungo. Ogni tanto è bene che le opere d’arte escano dalle sale a luce di neon o troppo polverose e spesso noiose dei musei, e come si suol dire.. se Maometto non va alla montagna, la montagna va da Maometto. Per una volta saranno i capolavori artistici ad essere in gita scolastica e non il contrario, e forse proprio in questo modo gli studenti avranno la possibilità di essere al centro dell’attenzione, toccando con mano i capolavori della nostra arte più suggestiva.

Le opere dei protagonisti di un’epoca unica nella storia del mondo, il Rinascimento, scenderanno dal chiodo nei prossimi mesi, per affrontare le scuole delle zone più problematiche d’Italia, nelle periferie e regioni con più alta concentrazione di mafia ed illegalità. Saranno i nuovi maestri di una strada -sicuramente ardua- che si dirige verso un’innovativa educazione alla legalità.

Il Rinascimento contro le mafie vuole rappresentare un mezzo per promuovere, sulla base dei valori dell’umanesimo, dell’altro, del rispetto della diversità, un inedito movimento per l’arte al servizio della legalità. Vedere da vicino un capolavoro di Michelangelo, per i ragazzi e i cittadini di Casavatore e delle aree vicine, sarà un’occasione emozionante di riflessione, di studio, di impegno, ma sarà anche l’occasione per sentirsi protagonisti in un territorio per una volta non marginale rispetto alle logiche dei grandi flussi turistici, dei grandi eventi, degli appuntamenti culturali di altissimo livello.

Ha dichiarato il Presidente dell’Associazione Culturale Pietro Folena durante la conferenza stampa di presentazione del progetto al Viminale. L’iniziativa è stata realizzata dalla Federazione delle Associazioni Antiracket e Antiusura con la collaborazione del Ministero, e porterà le mostre d’arte in territori difficili, di frontiera, dov’è sempre più fondamentale e necessario promuovere la cultura e la creatività. Voto dieci per quest’iniziativa, e speriamo che si porti il progetto fino in fondo.

Storia del disegno Studi per la testa della Leda

Studi per la testa della Leda di Michelangelo è il disegno di cui vi abbiamo parlato e che sarà ospite del Comune di Casavatore, grazie ad una fruttifera patnership con Libera e l’associazione culturale MetaMorfosi. Questo schizzo d’autore, confermato dagli storici dell’arte come uno tra i key-pieces più affascinanti della produzione artistica puramente grafica del fuoriclasse rinascimentale è la bozza preparatoria al dipinto La Leda e il Cigno (nella foto di copertina), una tela che purtroppo non è arrivata fino a noi.

Il progetto Il Rinascimento contro la Mafia, che in questi giorni abbiamo deciso di approfondire per la ricchezza culturale che può lasciare ai nostri giovani studenti italiani, è stato svelato mezzo stampa presso le sale del Ministero del Palazzo del Viminale a Roma. Quest’iniziativa sta muovendo coscienze e viaggiando alla velocità della luce nel web, tanto che numerose organizzazioni culturali private e pubbliche e ecclesiastiche, hanno deciso di dare un contributo e sviluppare una vera e propria campagna di sensibilizzazione. La storia dell’arte si mette così a servizio del sociale, riscoprendo la filosofia del bello e dei valori rinascimentali, i lati esclusivamente positivi di un Umanesimo che funge da stimolo in questi tempi odierni, che possiamo metaforicamente paragonare al buio dell’epoca medioevale. Il sostegno all’arte e al patrimonio deve partire dalle scuole, dall’istruzione e dall’appoggio alla cultura, e un progetto questo, che se realizzato in maniera ferma e produttiva, potrebbe aprire spiragli di speranza laddove tutto sembra buio e oscuro.

Chi è l’Associazione Metamorfosi e cosa fa nel concreto

Una mission realmente interessante quella dell’Associazione Metamorfosi, un’organizzazione di recente nascita (2009). MetaMorfosi si occupa di eventi culturali innovativi e di pianificare mostre dei grandi dell’arte. In pochi anni ha già messo la firma su undici importanti esposizioni di opere di Michelangelo Buonarroti e Leonardo da Vinci in musei chiave del panorama italiano grazie come il Castello Sforzesco di Milano e i Musei Capitolini di Roma. L’associazione ha portato anche in giro per il mondo i disegni di Michelangelo cercando di promuovere questo nostro preziosissimo patrimonio artistico italiano. Il Presidente è Pietro Folena, ex Presidente della Commissione Cultura della Camera. MetaMorfosi esiste per la necessità di creare una via alternativa al sostegno dell’arte e della cultura in Italia. Per scoprire tutte le mostre e i dettagli, vi consigliamo di visitare il sito ufficiale dell’associazione.

Via | Repubblica
Foto | Getty Images

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ultimo aggiornamento: 09-04-2013