[blogo-gallery id=”204102″ layout=”photostory”]

Dalle lampade vere e proprie alle app, Artemide ha portato tutte le sue novità nel campo dell’illuminazione ad Euroluce 2017: sistemi, prodotti e soluzioni di interazione avanzata, frutto della continua ricerca, sperimentazione e innovazione tecnologica dell’azienda italiana.

Importanti collaborazioni e intelligenze di gestione innovative, mantengono sempre una visione umanistica del progetto, la “Human & Responsible Light” che da anni contraddistingue Artemide. Quest’anno il dialogo continua ad essere internazionale, basti pensare alle nuove collaborazioni come Neri & Hu per Yanzi, ma anche relazioni che continuano nel tempo, come Alphabet of Light dello studio BIG, Orsa firmata da Foster+Partners o Unterlinden di Herzog & De Meuron. Accanto ai nomi internazionali, l’italianità è rappresentata da Paolo Rizzatto e Michele De Lucchi.

Artemide, autore della visione “The Human Light”, produce prodotti che sono espressione di un design parametrico human centered capace di rapportare la gestione della luce a principi fisiologici e percettivi attenti alla salute e al benessere. Oggi, la luce non è più solo “una lampada” ma interazione IoT, Li-Fi, sensori, software, App. La tecnologia è interpretata con intelligenza rispetto alle necessità funzionali, alla qualità della luce e della sua percezione, ad una lettura contemporanea ed evoluta della relazione tra luce ambiente e uomo. Target Point, LoT Software, Artemide App sono strumenti che consentono un’esperienza di luce dinamica e positiva. Il primo reagisce alle variazioni dei parametri ambientali, gli altri consentono di diventare in modo semplice ed intuitivo autori di scenari di luce.

Tra le novità, Harry H. è la sospensione ibrida di Carlotta de Bevilacqua che combina LED e OLED in un nuovo cambio di paradigma progettuale unito al più tradizionale vetro soffiato. Sempre di Carlotta de Bevilacqua A.24 e A.15, due sistemi completi di luce fisicamente smaterializzata ma capace di interagire con lo spazio in rapporto ai ritmi dell’uomo con sempre maggiore flessibilità. Sono progetti che svelano un’altissima tecnologia brevettata non solo nel campo ottico ma anche elettronico. Qualità delle performance e intelligenze compositive nei sistemi pensati per l’ufficio, come Series Y di Gensler e Plane di Giacobone&Roj, o per il retail come Node di Foster+Partners e Vector. Artemide porta l’esperienza a misura d’uomo anche nell’outdoor con Walking di Carlotta de Bevilacqua, per disegnare landscape con un approccio centrato sulla percezione, e Solar Tree 2nd generation di Ross Lovegrove che diventa un sistema modulabile ed aperto all’integrazione con sistemi IoT.

Nello stand disegnato anche quest’anno da Michele De Lucchi sono poi presentati molti altri prodotti di Atelier Oi, Neil Poulton, Pio e Tito Toso, Bernardth&Vella, una Mobile Light Collection con Emera di Ernesto Gismondi ed Empatia Mobile di Carlotta de Bevilacqua. Infine la nuova Tolomeo Maxi: come afferma Michele De Lucchi nel suo 30° anniversario Tolomeo è ancora “Pronta a tutto” e sempre contemporanea.

Riproduzione riservata © 2024 - PB

ultimo aggiornamento: 10-04-2017