Un evento per riportare indietro nel tempo – al 1906, anno in cui si è svolta a Milano la prima Expo – il Cortile della Rocchetta del Castello Sforzesco di Milano: dal 20 al 22 giugno 2014 tutte le facciate saranno animate da immagini tratte dalla Raccolta delle Stampe ‘Achille Bertarelli’ che racconteranno il capoluogo lombardo in piena Belle Epoque.

L’assessore alla Cultura Filippo Del Corno ha spiegato:

“Un progetto che valorizza non solo il Castello Sforzesco e le sue preziose raccolte d’arte, ma anche il legame di questo monumento con Expo 2015. Il Castello infatti è già, insieme all’Expo Gate, la porta di Expo, che accoglie nelle sue corti, nei suoi spazi espositivi e nei suoi musei storici visitatori curiosi di conoscere la storia di Milano e le sue straordinarie collezioni artistiche. Un progetto che rinforza i legami tra il sito dell’Esposizione Universale e la città e la sua vita culturale, in perfetta assonanza con lo spirito di Expo in Città”

Il progetto vuole essere un’occasione per rendere visibile al visitatore ciò che il Castello contiene: tutte le facciate del Cortile della Rocchetta diventeranno un enorme schermo che avvolgerà lo spettatore con immagini in dissolvenza, accompagnate da brani musicali tratti da Vangelis, Franz Lehàr e Dimitri Shostakovich.

Previste anche proiezioni di raggi luminosi che disegneranno sulla facciata principale del Castello fasci di luci colorate. All’interno del Castello, all’ingresso di Piazza delle Armi, ci sarà un tappeto di luce che arriverà fino al Cortile della Rocchetta dove il percorso luminoso si allargherà fino a disegnarne il perimetro.

Raccolta delle Stampe Achille Bertarelli

La Raccolta delle Stampe Achille Bertarelli è unica in Italia per il suo genere. La collezione porta il nome del fondatore, Achille Bertarelli (Milano 1863 – Roma 1938), che nel 1925 donò al Comune di Milano circa 300.000 documenti a stampa, primo nucleo della Raccolta oggi conservata al Castello.

L’Istituto conserva più di un milione di opere, tra cui circa 15.000 stampe artistiche, dalle prime prove xilografiche del Quattrocento alla grafica contemporanea. Ad esse si aggiungono incisioni di soggetto storico, religioso e popolare (scene di feste, giochi, calendari, almanacchi, cartoline, menu, inviti e biglietti da visita); carte geografiche, piante e vedute di città, di monumenti, ritratti e disegni. Completano la collezione stampe inerenti la storia del costume e della moda, ex libris e un fondo consistente di manifesti pubblicitari, firmati da alcuni tra i più importanti cartellonisti, quali Hohenstein, Metlicovitz, Dudovich.

Alla Raccolta è annessa una biblioteca specialistica che conserva, oltre a 600 testate di periodici cessati e correnti, 3.500 libri antichi illustrati e 20.000 volumi moderni sulla storia e le tecniche dell’incisione, la grafica editoriale e la grafica pubblicitaria, cataloghi di collezioni museali e di mostre.

Presente anche la sezione costumi costituita da 1.100 monografie riguardanti la storia della moda e dalla biblioteca personale di Rosita Levi Pisetzky , comprendente 1.300 pubblicazioni antiche e moderne che documentano l’evoluzione storica di capi di abbigliamento, arte tessile, lavori femminili, gioielli, pettinature, cosmesi, leggi suntuarie e galateo.

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ultimo aggiornamento: 17-06-2014