Bisognerà attendere fino al 12 Marzo per vederlo in sala, ma oggi Style & Fashion ha visto in anteprima il nuovo e attesissimo film Disney Cenerentola, dopo 65 anni, il lungometraggio live-action diretto da Kenneth Branagh ispirato alla classica fiaba, porta in vita le immagini senza tempo del capolavoro d’animazione Disney del 1950 e i suoi personaggi a tutto tondo, in uno spettacolo stupefacente che farà sognare le nuove generazioni e non solo.

Fedelissimi alla storia, la versione cinematografica di Kenneth Branagh rende omaggio agli indimenticabili elementi del classico d’animazione. I meravigliosi costumi e le scenografie opulente hanno aiutato a costruire la magica ambientazione del film, e l’onestà e la profondità infuse nei personaggi li hanno resi reali in un modo fantasioso, eppure credibile. Quando Cenerentola arriverà nelle sale, il 12 marzo, al pubblico sembrerà di vedere questa storia per la prima volta.

La firma delle meravigliose scenografie è del pluripremiato Dante Ferretti, che per il film si è ispirato principalmente all’architettura nordeuropea del XVI, XVII e XVIII secolo. I personaggi vivono in luoghi costruiti secoli prima del periodo e nel film Dante Ferretti riesce a catturare le atmosfere magiche della favola aggiungendo l’opulenza del periodo Barocco, crea un mondo che ben mescola il realismo storico al fantasy, con un’atmosfera che riesce ad essere credibile e fantastica. È un film che ti trasporta in un altro mondo, con enormi castelli, sale da ballo e maestose scalinate.

Il film evoca una maestosa opulenza, perfetto per un regno fiabesco, in cui compare la magia e l’intervento della Fata Madrina, ma allo stesso tempo le ambientazioni sono credibili. Gli esterni del Palazzo Reale sono fastosi con l’ampia scalinata, i magnifici giardini e fontane finemente decorate, per non parlare poi della grande sala da ballo del palazzo, dove Ella fa il suo indimenticabile ingresso e danza con il Principe.

Per il ballo al palazzo, Kenneth Branagh voleva la sala da ballo più spettacolare che si potesse immaginare. Il set è stato costruito ai Pinewood Studios nel famoso teatro di posa 007, il più grande d’Europa, che negli anni ha ospitato centinaia di gigantesche produzioni, proprio lì Dante Ferretti ha costruito una sala da ballo di tre piani che riempiva tutto il teatro di posa, trasformandolo nella sala più bella che si potesse immaginare.

Per il Palazzo Dante Ferretti si è ispirato all’architettura francese, come il Louvre, il Palais Opéra e l’Hôtel de Soubise, tutti luoghi con grandi scalinate e poi dopo aver creato la scalinata ha realizzato tutto il resto, compresa l’entrata principale con il suo grande arco e le sue fontane interne e ancora pavimenti e muri di marmo, statue d’oro, migliaia di fiori, affreschi e candelieri decorativi, e tende realizzate con quasi due chilometri di tessuto. Nella sala da ballo ci sono ben 17 enormi lampadari tutti appositamente realizzati in Italia a Venezia, provvisti di quasi 5.000 candele a olio, ciascuna delle quali doveva essere accesa manualmente, delle vere e proprie opere d’arte.

In aggiunta ai set del palazzo e della sala da ballo, Dante Ferretti e la sua squadra hanno costruito gli esterni della casa di Ella in location a Black Park, un vasto parco naturale situato a Wexham, Buckinghamshire (non lontano dai Pinewood Studios), con delle stalle, una fontana e una serra. Gli interni della casa, incluse le camere da letto, lo studio del padre di Ella e la soffitta dove la ragazza dorme, sono stati costruiti nei teatri di posa, insieme a una replica degli esterni della casa. La casa è piena di colori, come in una fiaba, la carta da parati ha uno stile bourgeois in gran parte della casa, mentre nello studio del padre è orientale e più decorata.

La presenza di costumi elaborati era ugualmente fondamentale per la produzione, e per crearli è stata ingaggiata la costumista Sandy Powell che ha lavorato a stretto contatto con Dante Ferretti. La Powell, che ha iniziato a lavorare sui bozzetti di ogni personaggio quasi due anni prima delle riprese, ha optato per uno stile a metà tra il XIX secolo e gli anni ‘40 del XX secolo. Ha affrontato il film come se fosse un libro di fiabe per bambini: molto vivace e colorato, con dei colori che facessero distinguere subito i buoni dai cattivi.

Per gli abiti da lavoro di Ella, la Powell ha deciso di evitare gli stracci del film d’animazione. Invece, indossa un vestito simile a ciò che indossava in tempi più felici, prima della morte di suo padre. Realizzato con del voile di cotone verde acqua, il vestito è stato influenzato da una stampa floreale del 1920 con dei grandi fiori rosa, quasi nascosti nel tessuto, ma invece di ridurlo a brandelli come nel film originale, si deteriora semplicemente nell’arco del tempo. La gonna che Cenerentola indossa durante il suo emozionante ingresso al ballo ha richiesto mesi e mesi di preparazione, nonostante le grandi dimensioni doveva apparire priva di peso. Per riuscirci ha utilizzato diversi strati di tessuto finissimo, ognuno di una diversa sfumatura di blu, che messi insieme appaiono blu-lilla. L’abito è elegante ma semplice al tempo stesso, sono state create nove versioni della stessa gonna, ognuna delle quali è stata realizzata con oltre 240 metri di tessuto, più di 10.000 cristalli Swarovski, numerose sottovesti e oltre quattro chilometri di cuciture.

Cate Blanchett è stata la prima attrice a entrare nel cast del film, quindi la Powell ha disegnato i vestiti della matrigna pensando a lei. La Powell voleva mostrare al pubblico che la matrigna e le sue figlie stavano dilapidando la fortuna del padre di Cenerentola in vestiti, ecco il perché delle straordinarie gonne e dei numerosi cambi d’abito. Gli abiti indossati e creati per Cate Blanchett sono inspirati a dive degli anni ‘40 come Marlene Dietrich e Joan Crawford, donne che creavano un’aria di pericolo e mistero intorno a loro. La Powell ha usato una tavolozza di colori simili a quelli di alcune gemme, oltre a molto nero. La Powell ha anche ideato le varie calzature indossate dalla matrigna, tutte realizzate da Salvatore Ferragamo.

I costumi delle sorellastre sono eccessivi e non in modo positivo, sono molto appariscenti e colorati, con strati di tessuto accatastati uno sopra all’altro, goffi e grossolani. Le sorellastre sono belle al di fuori, ma superficiali e brutte nell’animo, quindi era fondamentale che apparissero anche sciocche, oltre che brutte. La Powell perciò le veste in modo identico, come nel film d’animazione Disney, quasi come se fossero due amiche che escono a fare shopping e comprano gli stessi vestiti, ma di colori diversi, o due gemelle che si vestono sempre allo stesso modo, ancora una volta con colori diversi.

Il Principe è quello che somiglia di più alla sua controparte animata, bello e affascinante, e non c’erano dubbi che avrebbe dovuto indossare un’uniforme bianca per il ballo ( infatti è l’unico a essere vestito di bianco nella sala da ballo). La Powell ha usato varie sfumature di blu per accentuare i suoi occhi azzurri, ma invece di colori mascolini e scuri, ha optato per l’azzurro, il verde e il bianco, e siccome Il personaggio fa parte dell’esercito, gli ha fatto indossare un’uniforme bellissima, seppure storicamente inaccurata.

I costumi di Helena Bonham Carter sono stati abbastanza difficili da ideare, poiché il personaggio ha due lati. La Powell ha ideato per primo il costume della mendicante che si avvicina a Cenerentola dopo che la matrigna le strappa la gonna e crea un costume che la fa somigliare al bosco dal quale emerge. Quando la mendicante s trasforma nella Fata Madrina, la Powell ha portando in vita l’amato personaggio della fiaba d’animazione in un modo magico e appariscente. Per riuscirci ha creato una gonna bianca con ali d’argento, realizzata con 120 metri di tessuto, 10.000 cristalli Swarovski, e 400 luci a LED, cucite sul tessuto, che si illuminano ogni volta che lancia un incantesimo.

Per gli ospiti che presenziano al ballo, gli abiti della Powell si sono ispirati ai balli presenti in classici film come Il Gattopardo di Luchino Visconti e L’Ottava Meraviglia di Alexander Hall. Il risultato è un mix di stili e look differenti provenienti da diversi secoli, riuscendo a comunicare la varietà degli ospiti presenti. Per le scene del ballo sono state impiegate 200 comparse, che comprendevano 25 guardie, 20 servitori, 54 ballerini professionisti e 30 musicisti, ciascuno dei quali indossava un costume ideato e creato dalla Powell e la sua squadra.

Un capitolo a parte lo meritano le iconiche scarpette di cristallo che Cenerentola indossa al ballo, una delle quali viene smarrita in modo memorabile, sono uno degli elementi più amati della fiaba originale trascritta da Charles Perrault. Sandy Powell voleva che brillasse, dunque doveva essere fatta di cristallo e si è inspirata a una scarpa originale del 1890, trovata al museo delle scarpe di Northhampton, la scarpa era incredibilmente minuscola, con un tacco di 12 centimetri, e semplicemente elegante.

La Powell si è subito resa conto che realizzare una scarpa di cristallo avrebbe richiesto l’aiuto della compagnia austriaca Swarovski, che ha subito accettato la sfida. Così ha avuto inizio una collaborazione tra il design della Powell e la realizzazione svolta da Swarovski, che ha occupato mesi e mesi di tempo, con numerosi test e prove costume, che è risultata in un grande successo.

Spiega la Powell: “Abbiamo scannerizzato la scarpa e ne abbiamo realizzato diverse versioni in resina, ma è stata una sfida ottenere la giusta forma e capire come crearla utilizzando il minor numero di giunture possibile. Ci sono stati numerosi problemi tecnici nel corso del lavoro, e hanno dovuto sviluppare un macchinario speciale per creare le scarpe, ma alla fine siamo riusciti a ottenere una scarpa che sembrasse ricavata da un singolo pezzo di cristallo, proprio come volevamo. Il giorno in cui ci hanno mostrato la scarpa finita è stato incredibile… abbiamo provato un grande sollievo”.

Sono state realizzate otto copie della scarpa, ma nessuna di esse poteva essere indossata, perché il cristallo non permette il movimento. Sono quindi state utilizzate come oggetti di scena per le scene in cui le fanciulle del regno la provano, o come modelli da essere distrutti durante le riprese.

Un film senza tempo, che con la sua combinazione di umorismo, romanticismo e avventura intratterrà e catturerà bambini e bambine, uomini e donne in tutto il mondo. È una storia che non invecchia mai, perchè in fondo al cuore tutti vogliamo che la bontà e la gentilezza trionfino. Ora non vi resta altro da fare che attendere il 12 marzo e lasciarvi poi trascinare dalla magia del cinema, dalla favola più famosa di sempre ed entrare nel mondo di Cenerentola.

Cenerentola Disney 2015: un film senza tempo, la recensione e lo speciale sui costumi di scena e la scenografia



Cenerentola Disney 2015: un film senza tempo, la recensione e lo speciale sui costumi di scena e la scenografia

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ultimo aggiornamento: 17-02-2015