Dal prossimo 24 marzo 2013 a Villa Olmo di Como vanno in scena un secolo di visioni urbane, un percorso espositivo che prende spunto dall’opera del pittore comasco Antonio Sant’Elia (Como, 1888 – Monfalcone, 1916). In mostra ci saranno oltre 100 lavori che progettano, ripensano, immaginano un altro spazio urbano. Dipinti, disegni, modelli, video e installazioni, partendo da alcuni pilastri come Le Corbusier, Laszlo Moholy-Nagy, Frank Lloyd Wright, Fritz Lang, Mario Sironi ed arrivando a Yona Friedman, Archizoom, Superstudio, Chris Burden, Carsten Höller.
L’esposizione parte con una sezione distaccata alla Pinacoteca Civica, che riaprirà per l’occasione, dedicata ai disegni di Sant’Elia (La Città Nuova, dodici disegni con i quali l’artista accompagna il suo manifesto per una architettura futurista) e prosegue a Villa Olmo con l’allestimento curato da Marco De Michelis, professore dello IUAV di Venezia.

La città nuova – Oltre Sant\\’Elia – Cento anni di visioni urbane – Villa Olmo Como

Cao Fei / China Tracy RMB City Since 2009 Internet Project RMB City is developed by Cao Fei & Vitamin Creative Space


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Moholy Nagy/Jan Tichy, Things to Come, 1936-2012, 180x720, 5.30min
Superstudio, Monumento continuo ‘Nel deserto del Sahara’, 1969
Antonio Sant’Elia, Casa con ascensori esterni e sistemi di collegamento su più piani stradali, matita nera ripassata a inchiostro nero su carta, 275 × 210 mm, databile al 1914, già collezione famiglia Sant’Elia
 Antonio Sant’Elia, Stazione d’aeroplani e treni con funicolari e ascensori su tre piani stradali, inchiostro nero, matita nera e pastello grigio su carta da lucido, 507 × 408 mm, documentato al 1914.

Si tratta del primo di tre appuntamenti dedicata alla città ed ai luoghi dell’abitare e del produrre, in programma a Como nei prossimi anni, che guardano all’appuntamento dell’Expo 2015 di Milano per innescare una ulteriore riflessione sulla contemporaneità.
Si parte dai grandi progetti che hanno dato l’imprinting all’urbanistica moderna, la Città contemporanea per tre milioni di abitanti di Le Corbusier e Broadacre City, la città ideale americana con la casa unifamiliare di Wright. Si passa per le città sospese di Constant, Yona Friedman e degli Archigram, per arrivare alla radicale messa in discussione operata sul finire degli anni sessanta dalle avanguardie italiane di Archizoom e Superstudio ed i rendering delle città sospese abitate da giocattoli di Chris Burden.
La mostra sarà visitabile fino al 14 luglio 2013.

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ultimo aggiornamento: 25-02-2013