I tessuti con effetto tie dye ci fanno subito venire in mente quella moda anni ’60 che aveva conquistato una generazione intera. Ed a dirla tutta, l’effetto sbiadito dei capi in stile hippie, esercita ancora oggi un certo fascino. La tecnica originale e più famosa, che prevedeva di stingere con la candeggina parti specifiche di un capo, non è tuttavia l’unica che possiamo usare.

Se infatti ci piace l’effetto tie dye, abbiamo molte alternative bleach free per ottenere lo stesso risultato estetico. Ci basta infatti acquistare i coloranti per tessuti appositi e preparare delle miscele di prodotto. Le possiamo versare direttamente dentro secchi dove immergere le stoffe, oppure dentro i contenitori di plastica delle salse ben levati.

I beccucci sono infatti ottimi se vogliamo far uscire la giusta quantità di colore per un effetto arcobaleno sui nostri tessuti. Ricordiamoci sempre di dotarci anche di guanti in lattice protettivi, teli di plastica per tutelare il piano di lavoro, elastici robusti, vecchi utensili da cucina in legno. Indossiamo poi abiti che possiamo macchiare a cuor leggero.

Tessuti ad effetto tie dye: come farli

https://www.youtube.com/watch?v=XBadLUHLe6E

In casa abbiamo sicuramente dei capi bianchi senza carattere, o anche della teleria un po’ spenta. Il metodo tie dye ci permette di rinnovare le stoffe e sì, anche gli ambienti domestici. Le tende, i copricuscini e anche i runner, oltre alle classiche t-shirt, possono essere personalizzati in questa maniera.

La tintura a riserva, il nome tecnico del tie dye, infatti si presta bene in tutti questi casi. Unica attenzione da avere è di calcolare le misure dei nostri tessuti, perché dovremo trattarli in un certo modo e legacci e contenitori potrebbero non essere abbastanza grandi. Il video tutorial in alto ci dà un’idea, anzi tre, su come usare questa tecnica in modo impeccabile.

Se non dovesse bastare, ecco i consigli di Pinkblog per non sbagliare.

  1. Indossiamo abiti vecchi, un grembiule e guanti di gomma, proteggendo il piano di lavoro con fogli di giornale o con una cerata di plastica.

  2. Mescoliamo una confezione di tinture per tessuti in un secchio, oppure versiamo le giuste proporzioni di prodotto e acqua nei contenitori in plastica per le salse. Puoi legare la tintura in un unico colore o ripetere questo passaggio in contenitori separati per utilizzare più di un colore.

  3. Prendiamo il capo, attorcigliamolo e fissiamolo con gli elastici: un metodo è arrotolare il tessuto e poi legarlo ogni pochi centimetri sul rotolo. Un altro  è stendere il tessuto piatto e pizzicarlo al centro, raccogliendolo come un fazzoletto. Ogni metodo darà vita a stampe diverse. Gli elastici vanno fissati ben stretti, in quanto la tintura non deve penetrare nelle aree “di riserva”, quelle cioè che vogliamo lasciare intatte.

  4. Immergiamo la stoffa nel secchio della tintura o irroriamola con i coloranti messi nei dispenser per salse. Se vogliamo usare un solo colore, mettiamo l’intero capo nel secchio. Se invece prevediamo di utilizzare più di un tono, immergiamo solo una sezione del tessuto. La stoffa va lasciata qualche minuto in ammollo nel secchio, nel mentre dovremo mescolare la tintura con un vecchio cucchiaio di legno. In questo modo saremo certi di diffonderla in modo omogeneo.

  5. Tiriamo fuori il capo e verifichiamo che sia saturato a dovere, in caso contrario rimettiamolo nuovamente dentro. Una volta che è completamente saturo, estraiamolo e sciacquiamolo in acqua fredda. Ripetiamo i passaggi 3 e 4 per tutti gli altri colori che vogliamo includere.

  6. Mettiamo il tessuto in un sacchetto di plastica per mantenerlo umido e lasciamo che la tintura si fissi correttamente.

  7. Passato il lasso di tempo suggerito dalla casa produttrice del colorante usato, passiamo al risciacquo finale, dopo di che rimuoviamo gli elastici. In ultimo, laviamo il tessuto in lavatrice e lasciamolo asciugare.

  8. Il nostro tie dye è pronto per essere indossato o per abbellire casa con ispirazioni anni Sessanta.

Foto | Pexels

 

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ultimo aggiornamento: 30-04-2021