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Con l’autunno arriva una “stangata” per gli italiani: ecco cosa pagheremo di più
Arrivano gli aumenti d’autunno. Le associazioni prevedono una ‘stangata’ per gli italiani: ecco cosa costerà di più.
L’estate è agli sgoccioli, le vacanze per la gran parte degli italiani sono finiti e il rientro a casa delle famiglie non è certo accompagnato da buone notizie. Con l’autunno è infatti in arrivo una ‘stangata’ da 1600 euro complessivi. Lo assicura Assoutenti, che ha calcolato i costi degli aumenti che in autunno dovrebbero riguardare buona parte dei beni di consumo nel nostro paese.
Alla luce dell’andamento dell’inflazione e dei carburanti è possibile infatti fare delle stime delle spese che ci aspettano da qui alla fine del 2023. E le brutte notizie non riguardano solo il caro benzina, destinato ancora una volta a colpire le nostre tasche. Gli aumenti sono infatti più generali, e dovrebbero colpire vari aspetti, dalle bollette ai mutui, passando per alimentari e ristorazione.
Arriva un autunno di aumenti: cosa costerà di più
Va detto che l’andamento dell’inflazione non è stato certo frenato negli ultimi mesi. Anche adesso i costi dei prodotti alimentari, secondo quanto rilevato dall’associazione dei consumatori, è ad esempio superiore di oltre il 10% rispetto allo scorso anno. E questo trend, se dovesse essere confermato, porterebbe la spesa alimentare nel periodo tra settembre e dicembre a essere più costosa rispetto allo scorso anno di ben 190 euro. Un rincaro che, da questo punto di vista, dovrebbe toccare anche il settore della ristorazione, con aumenti che dovrebbero pesare circa 28 euro in più nelle tasche degli italiani rispetto allo scorso anno.
Prezzi elevati che riguarderanno anche la scuola e il materiale a essa collegato. Se i prodotti di cartoleria registrano un +9% su base annua, anche i libri hanno subito un rincaro importante che va da un minimo del 4% a un massimo del 12%. In sostanza, per ogni studente gli italiani saranno costretti a spendere circa 95 euro in più rispetto allo scorso anno.
Aumentano la benzina e le bollette
Molti di questi rincari sono dovuti ovviamente all’inflazione. La salita del prezzo delle materie prime e dei costi di produzione comporta infatti un aumento anche del prezzo al dettaglio dei singoli prodotti. E alla base di questi aumenti c’è anche, e non potrebbe essere altrimenti, l’aumento del costo dei carburanti. Se l’attuale andamento dovesse confermarsi, rispetto allo scorso anno l’autunno dovrebbe comportare per la famiglia media un aumento del costo per la benzina e il diesel di circa 107 euro rispetto allo scorso anno.
E non va meglio sul fronte bollette. Per quanto riguarda l’energia elettrica, nel prossimo trimestre dovrebbe essere prevista un’ascesa dei prezzi tra il 7 e il 10%, mentre per il gas l’aumento dovrebbe rimanere più contenuto (circa il 2%). In sostanza, le bollette degli italiani, stando a queste stime, dovrebbero nei prossimi mesi avere un peso maggiore di circa 16 euro a famiglia.
Salgono i mutui in autunno
La vera ‘stangata’ potrebbe però arrivare ancora sul fronte mutui. Secondo quanto riferito da Assoutenti, tra settembre e dicembre la Bce ha previsto ulteriori rincari nei tassi di interesse, superiore a quello già deciso dello scorso messe di luglio.
Facendo delle stime generali, considerando l’importo medio di 125mila euro del mutuo per 25 anni (il più diffuso in Italia), rispetto al 2022, ipotizzando un aumento dei tassi dello 0,75% complessivo nei prossimi tre mesi, la spesa per le rate mensili del prossimo trimestre dovrebbe risultare di 1170 euro più pesante rispetto allo stesso periodo del 2022.