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Cosa significa bifobia?
Non esiste solo la omofobia o la transfobia, ma anche la bifobia. Sapete cosa significa? Si tratta sempre di una paura innata, che ha a che fare con la sessualità. Vediamo qual è il significato della parola, quando si usa e perché può interessare tutti, a prescindere dal sesso e dal genere.
- Origine: dal greco antico;
- Quando si usa: per indicare la paura ;
- Lingua: italiano;
- Diffusione: Italia.
Cosa significa bifobia?
Dal greco antico bios, ovvero vita, e fobia, che indica paura, la parola biofobia si utilizza per descrivere un particolare timore, collegato alle persone bisessuali. Si tratta di un vero e proprio sentimento negativo, che determinati soggetti avvertono soltanto in presenza di esseri umani attratti dall’altro a prescindere dal genere e dal sesso.
Secondo gli esperti, questa paura si basa sul pregiudizio e sulla difficoltà di accettare qualcosa che, nel proprio mondo/cultura, appare come innaturale. Pur essendo una forma di discriminazione, quanti la vivono in prima persona avvertono avversione, disgusto e timore al pari di qualsiasi altra fobia.
E’ bene sottolineare che la bifobia può colpire anche persone che hanno un’identità di genere fluida, oppure sono omosessuali. Alcuni, infatti, possono vivere la propria condizione di non esclusività con un forte senso di colpa che, involontariamente, li porta ad essere fobici sia con se stessi che con quanti hanno lo stesso orientamento sessuale.
Esempi d’uso
Vediamo alcuni esempi d’uso della parola bifobia, in modo da comprenderne al meglio il significato:
“La bifobia è diversa dall’omofobia e dalla transfobia“.
“Il 17 maggio è la Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia“.
“Secondo alcuni studi, le persone bisessuali subiscono la discriminazione da parte del mondo eterosessuale e LGBT“.