Funerale con rito laico: cos’è e come si svolge la cerimonia funebre scelta per l’ultimo saluto all’ex presidente Giorgio Napolitano.
Per l’ultimo all’ex presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, è stato scelto un funerale di Stato con rito laico, in forma civile. Le esequie sono state organizzate nell’Aula della Camera martedì 26 settembre alle ore 11.30, trasmesse in diretta televisiva su Rai 1 oltre che su alcuni maxi-schermi predisposti nelle vicinanze del Parlamento.
Ma qual è la differenza tra un funerale con rito religioso e uno laico? Scopriamo insieme cosa cambia e in cosa consiste una cerimonia priva del tradizionale rito religioso, solitamente utilizzato per l’ultimo saluto alle grandi figure del nostro paese.
Funerale laico: cos’è e come si svolge
Organizzare una cerimonia funebre con rito laico è un modo per dare l’ultimo saluto a un proprio caro anche quando non credente. In questo caso le esequie non si svolgono in chiesa. Possono essere organizzate in casa, in una location affittata per l’occasione, al chiuso o anche all’aperto, alla presenza dei cari del defunto e di tutte le persone che gli hanno voluto bene, ma con una funzione meno rigida rispetto a quella religiosa.
Solitamente in questo tipo di cerimonia si celebra la vita della persona scomparsa, accompagnando spesso il racconto anche con della musica, e a volte con delle letture che non sono però testi religiosi o preghiere. O almeno non necessariamente.
La celebrazione non è affidata a un sacerdote. Esistono dei celebranti laici formati per ricoprire questo ruolo, anche se non di rado sono gli stessi familiari a officiare il rito, a scrivere l’elogio funebre, a scegliere la lettura dei testi che maggiormente potrebbero rappresentare la vita del defunto.
Come si organizza una cerimonia civile
Quando si sceglie di dare l’ultimo saluto a una persona scomparsa non credente, l’opzione del rito laico è spesso la migliore. Ma in che modo si organizza un rito civile? Per prima cosa è necessario scegliere il luogo in cui celebrare la funzione. Non esistono obblighi di alcun tipo: si può optare per delle sale comunali ad hoc, le cosiddette sale del commiato, o per qualunque altro luogo caro alla persona scomparsa.
Va poi scelto l’officiante, e con la sua collaborazione vanno selezionati i testi eventualmente da leggere, la musica da accompagnamento e ogni altro elemento possa ricordare la vita della persona scomparsa ed onorarne la memoria.
I funerali laici nella storia italiana
In Italia non è la prima volta che un funerale di Stato avviene in forma laica. Prima del compianto Giorgio Napolitano, era stata salutata in piazza Montecitorio nel 1999 Nilde Iotti, partigiana e prima presidente della Camera donna. Anche Pietro Ingrao, nel 2015, aveva ricevuto un ultimo saluto in piazza Montecitorio in forma laica.
Per quanto riguarda le esequie di Napolitano, la famiglia ha scelto come oratori il presidente del Senato, Ignazio La Russa, e quello della Camera, Lorenzo Fontana. Interverranno in ricordo dell’ex Capo dello Stato anche l’ex premier Giuliano Amato, il commissario europeo Paolo Gentiloni, Gianni Letta e l’ex parlamentare Anna Finocchiaro. Unico esponente religioso sarà il cardinale Gianfranco Ravasi, mentre il saluto finale sarà riservato ai familiari di Napolitano, al figlio Giulio e alla nipote Sofia.
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