Curare un tatuaggio appena fatto è assolutamente fondamentale. A volte pensiamo che sia così importante solo in estate, quando dobbiamo proteggere quel disegno sulla pelle dai raggi nocivi del sole, dal sudore, dalla salsedine, dalla sabbia. Invece dovremmo seguire le istruzioni dei tatuatori in ogni periodo dell’anno, per essere certi di non rovinare il risultato finale con gli errori più comuni e banali.
Di sicuro abbiamo pensato a lungo al disegno da farci tatuare, ne abbiamo parlato con un artista del settore e abbiamo stretto i denti mentre ci trovavamo nel suo salone per poter ammirare alla fine un risultato perfetto. Proprio come ce lo aspettavamo. Ma non è finita qui. Non è con il tatuaggio che finisce la nostra “responsabilità” nei confronti di quel disegno che porteremo per sempre sul nostro corpo, a meno di non pentirci e ricorrere magari alla procedura laser per rimuovere il tatuaggio del quale ci siamo stancate.
Allora meglio seguire le indicazioni che il tatuatore ci fornisce mentre stiamo per uscire dal suo studio. Non facciamoci distrarre dal tattoo, mentre magari ci ammiriamo allo specchio per vedere il risultato finale e complimentarci per l’ottima scelta. Ascoltiamo con cura i consigli che ha da darci. E non solo in estate. Perché in realtà ci sono dei piccoli trucchetti che fin da subito possono aiutare la pelle ad accogliere quella che è una vera e propria opera d’arte.
Curare un tatuaggio nei primi giorni
Dopo aver fatto il tatuaggio, è il tatuatore stesso a prendersi cura di quel disegno. Per prima cosa pulirà quella zona di pelle, per poi applicare per sicurezza una pomata antibatterica, coprendo il tutto con una garza o con un po’ di pellicola. Dovremo rimanere bendati per un po’, almeno 3 ore, resistendo alla voglia di far vedere al mondo intero il frutto di un po’ di sofferenza. È fondamentale per poter mantenere la pelle pulita e sicura, per evitare che sporco e batteri possano causare problemi anche di salute.
Trascorso il tempo indicato dal tatuatore, togliamo la fasciatura, ma prima dobbiamo lavarci molto bene le mani. Il tatuaggio va lavato, usando semplicemente acqua tiepida e sapone antibatterico. Massaggiate con cura, senza strofinare troppo, per rimuovere tutto lo sporto e anche qualche residuo di sangue che potreste notare nel disegno. Asciugate con un asciugamano pulito e morbido oppure fate asciugare all’aria.
Su consiglio del tatuatore o del farmacista, bisogna applicare una crema idratante, ma solo quando la zona è asciutta: utilizzate prodotti il più naturali possibili, di solito si usano le pomate all’ossido di zinco che si usano ad esempio per la pelle delicata dei bambini. Massaggiate con cura per far assorbire per bene la crema. Prima potrebbe essere utile applicare nuovamente un po’ di pomata antibatterica. Nono servirà fasciare il tatuaggio, fategli prendere aria.
Questa procedura va seguita fino a quando non sono sparite tutte le croste.
Proteggere il tatuaggio dal sole
In inverno e tendenzialmente nelle stagioni più fresche, proteggere i tatuaggi dal sole è più facile, perché siamo più coperte. In estate, invece, è un po’ più difficile, ma è fondamentale. L’esposizione ai raggi solari, infatti, può provocare la formazione di bolle sulla zona interessata e può anche scolorire un po’ il tatuaggio. Tenetelo coperto per le prime 3-4 settimane o almeno fino a quando non sarà completamente guarito.
Dopo aver scoperto il tatuaggio e averlo esposto al sole, però, ricordatevi di applicare sempre una crema solare adatta, meglio se ad alta protezione.
Errori da non commettere
Ecco, infine, una serie di errori che non dovete commettere:
- non seguire le indicazioni del tatuatore e fare di testa propria
- non pulire quotidianamente il tatuaggio nei primi giorni
- non applicare la crema idratante
- cedere alla tentazione di grattarsi, la zona è molto arrossata e potremmo causare molti danni
- grattare le croste potrebbe ritardare la guarigione
- esporre il tatuaggio al sole può causare bolle
Foto Pixabay
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