Dall’artista olandese Daan Roosegaarde c’è sempre da aspettarsi qualcosa di originale e, in verità, anche di poetico. L’ultima diavoleria da parte del papà delle commistioni fra arte e tecnologia (pochi anni fa aveva lasciato tutti a bocca aperta con i suoi muri interattivi al Cube Festival di Parigi) è un coloratissimo arcobaleno artificiale, fatto sorgere alla stazione dei treni di Amsterdam.
Per un anno, quando il sole calerà dietro la città, fasci di luce in multicolor abbelliranno per un massimo di dieci minuti il lato orientale della piattaforma 2B, sprigionando un’insolita armonia di giallo, rosso, blu, indaco e company.
Roosegaarde ha scelto di dare un tempo quotidiano limitato agli exploit della sua installazione per restare quanto più possibile fedele alle tempistiche degli arcobaleni reali, i quali appaiono in tutta la loro nitidezza dopo un brutto temporale, per poi ammorbidirsi in pochi minuti e scomparire.
Per riuscire nell’impresa e regalare così ai viaggiatori occasionali e ai pendolari della storica stazione di Amsterdam Centraal, Daan ha collaborato con un team di astronomi dell’Università di Leida. Con il loro aiuto è stato realizzato un proiettore in grado di dipanare la luce in una miriade di colori in modo efficiente.
La tecnologia a cristalli liquidi ha permesso poi di calibrare alla perfezione l’estensione dell’arcobaleno, facendolo coincidere esattamente con i 45 metri di larghezza della vetrata frontale del tetto.
L’installazione, come detto, sarà fruibile fino a dicembre 2015 e permetterà a chi sosta per obbligo o per circostanza da quelle parti di vedere un insolito connubio fra la storia (la stazione porta su di se il carico dei suoi 125 anni suonati) e l’innovazione.
Un matrimonio proprio ben riuscito, a nostro modesto parere.
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Via | Washington Post
Gallery | Facebook – Studio Roosegaarde
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