Installazioni
David Mesguich: sculture poligonali per intercettare l’anima delle città
David Mesguich è un artista di Bruxelles che lavora nell’ambito della street art 3D. La sua è arte pubblica su tre dimensioni, una pratica il più delle volte non autorizzata, come avviene per i graffiti e la street art.

Riprendendo un gusto tutto ‘anni novanta‘ per i giochi arcade con grafica poligonale (vi ricordate Final Fantasy VII?), David Mesguich realizza i suoi umanoidi sfaccettati a partire da lastre di plastica riciclata, saldate insieme pezzo per pezzo, da collocare nottetempo in luoghi pubblici, senza permessi o protezioni. Enormi teste che spuntano come funghi nel reticolo urbano, apparizioni che a volte durano poche ore – a volte alcuni mesi, segnalando un’assenza più che una presenza.
Queste grandi sculture non vengono comunque posizionate a caso, David Mesguich viaggia molto ed osserva, con la macchina fotografica e il blocco per i disegni, interessato a tutto ciò che, in quegli spazi di passaggio – nei flussi della mobilità cittadina, separa e divide. La città è il nostro mondo, l’universo attraverso cui costruiamo i nostri pensieri, le nostre identità individuali e collettive, un luogo dove sopravvive sporca la lirica e si ricostruisce la poesia – intesa come linguaggio vivo e condiviso. Una poesia perciò che si recupera proprio a partire dalle spaccature, anratti dentro cui immergersi a pensare.
Perché solo distogliendo lo sguardo per un istante dall’incedere costante di uomini, mezzi e bisogni, possiamo provare a metterci in ascolto del vero cuore della città. Quelle strade che solo all’inizio non conosciamo, ma che presto scopriamo essere le arterie della nostra esistenza, di cui nascondono le pieghe.
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