
[blogo-gallery id=”1075954″ layout=”photostory”]
Disaronno veste Etro: il liquore italiano più conosciuto al mondo ha presentato la nuovissima limited edition realizzata con il celebre fashion brand nella boutique Etro in Via Monte Napoleone a Milano. Tra i presenti, la “padrona di casa” Veronica Etro, Victoria Cabello, Umberta Beretta, Gilda Gelati, Elena Barolo, Helen Onini e il Ceo della holding ILLVA Saronno Augusto Reina. Attraverso la collaborazione con Etro, Disaronno spegne la quarta candelina del progetto ICON che sostiene la charity Fashion for Development, patrocinata dalle Nazioni Unite e a cui anche quest’anno ILLVA Saronno devolverà parte del ricavato delle vendite, offrendo un contributo tangibile allo sviluppo di numerosi interventi umanitari in Africa.
Il marchio di lusso che nel 1968 ha conquistato il mondo della moda diventando uno dei brand italiani più amati, regala un nuovo look all’inconfondibile bottiglia dal tappo quadrato: look estroso, originale e colorato. L’ispirazione arriva dalla cultura tessile, una passione e un legame di lunga data, quello fra il disegno Paisley e la famiglia Etro. I colori avvolgono e trasformano la bottiglia in un vero e proprio oggetto da collezione, regalo perfetto per tutti i fashion addicted che neanche a Natale sanno rinunciare al gusto di Disaronno. La collaborazione tra Disaronno ed Etro ha dato vita anche a sei deliziose limited edition mignon, in confezioni da tre, tutte da collezionare.
Veronica Etro ha così commentato: “Il Paisley, emblema dell’Albero della Vita e sinuosa palmetta del disegno cachemire da cui fiorisce la tradizione Etro, non rappresenta soltanto la Palma da dattero che forniva cibo e riparo, ma anche un collegamento iconografico tra Oriente ed Occidente attraverso le sue migrazioni culturali, dalle stampe indiane ai ricami celtici. La nuova bottiglia Disaronno Limited Edition si veste e si colora di Paisley, esplorando i valori tradizionali legati all’arte del disegno realizzato a mano, come un tatuaggio. DISARONNO wears ETRO nel nome della tradizione e contemporaneamente della sperimentazione, per ricercare soluzioni nuove ed originali”.