
Designer Kean Etro (2ndL) walks the runway with models at the end of the show for fashion house Etro during the Men's Spring - Summer 2017 fashion shows, on June 20, 2016 in Milan. AFP PHOTO / GIUSEPPE CACACE / AFP / GIUSEPPE CACACE (Photo credit should read GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images)
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Ha sfilato sulle passerelle di Milano Moda Uomo la nuova collezione primavera estate 2017 di Etro, che ha deciso di immergersi nella linea che congiunge il mare al cielo, estendendo le propria concezione della moda in un Blu infinito, dove il vuoto riempie l’anima. Tutti i colori del mare, dall’azzurro acciaio al blu notte e allo zaffiro lucente, ci coinvolgono e ci guidano in questo viaggio, creando un messaggio di potente gentilezza.
Ecco quindi che il guardaroba per l’uomo moderno viene creato utilizzando i colori più classici dell’abbigliamento maschile, ma reinterpretati secondo codici essenziali e naturali. Per la prima volta, la collezione è stata indossata da modelli a Km 0: un gruppo composto da cantautori, tatuatori, bohémien, papà innamorati, avvocati felici, broker che vanno in bicicletta e poeti, tutti presi in prestito dalle rispettive case, studi artistici e strade di Milano, per raccontare che la moda non è niente senza una coralità di individui.
Il motivo Ikat è il simbolo del racconto della stagione, dove le imperfezioni che determinano l’irregolarità delle superfici dei tessuti, come l’acqua, si riflettono in tutta la collezione. Come nuvole annodate al cielo, le stampe si dissolvono in infinite sfumature nei toni del profondo indaco. I colori monocromatici consentono di mixare e abbinare con facilità i motivi dei tessuti. Righe in versione oversize o mini sui tessuti per abiti, oppure nastri blu cuciti su t-shirt in cotone, stampate su giacche di tela o lavorati in fil
coupé sui pantaloni di cotone.
Il Paisley, come un leggero sussurro, appare delicatamente stampato sui tessuti. I capi possiedono una patina di vissuto. Ogni oggetto è diverso. Alcuni sono sfilacciati. Molti sono contraddistinti da una ricercata imperfezione in nome della sana cultura Wabi Sabi giapponese. Negli abiti, caratterizzati da accurate imperfezioni, una linea irregolare si trasforma in un motivo gessato. La tecnica madder, utilizzata per tingere le fibre, crea irregolarità sulle stampe così come un effetto vissuto in rilievo sulle giacche in pelle intrecciata con interno in seta floreale.
I materiali sono sempre pregiatissimi, dalla morbidissima pelle scamosciata al denim di qualità sartoriale e alle maglie fil-à-fil, e sussurrano la loro storia. La lavorazione di questi tessuti si percepisce immediatamente, come fossero stati realizzati a mano con un tocco “rurale”. Gli origami coprono la parte frontale delle classiche camicie in cotone, un cardigan lavorato a maglia di color indaco richiama una rete da pesca. Il denim in blu indaco profondo viene completamente reinterpretato e ingentilito su giacche a kimono o bomber e pantaloni; è leggero come la seta e liscio come un tessuto di satin.
Questa stagione le linee sono morbide per ricordare la leggerezza disinvolta della tenuta di un pescatore. Il tutto è decisamente rilassato, per assecondare i volumi dei tessuti. Le giacche, molte in stile kimono, sono voluminose e vengono sovrapposte a t-shirt ricamate in cotone con collo a V. La maniche delle maglie dall’impeccabile fil-à-fil sono risvoltate, così come i pantaloni dal taglio morbido, abbinati a scarpe stringate con la costruzione Goodyear o a piedi nudi. Il messaggio cucito sulle etichette all’interno di ogni capo è scritto direttamente dal cuore ed esprime l’ethos di questa collezione che celebra l’individuo: “Fatto a mano, con Amore, for You, on the Italian Peninsula”.