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Mancano due giorni all’inizio di Icastica, l’evento d’arte di Arezzo che mette in scena l’arte contemporanea. Dal 28 giugno al 27 settembre la cittadina toscana sarà la “rappresentazione” stessa delle nuove ricerche sulla creatività, non auto-celebrativa, come molto spesso accade, ma pronta a riflettere sulle nuove sfide della nostra epoca. L’Expo 2015 in questa III edizione ha dato lo slancio per le ricerche dei 100 artisti presenti che sono partiti per i loro lavori dal concetto di “fare cultura”. Centrale la valorizzazione delle tradizioni culturali attraverso la tecnologia.

Fare cultura e fare coltura: un gioco di parole che ad Icastica 2015 porterà anche a soluzioni green. Nutrirsi d’arte, sarà possibile grazie a progetti che prenderanno in considerazione i capolavori delle opere di Piero della Francesca, Cimabue o Giorgio Vasari e Pietro Lorenzetti senza dimenticare il valore del bene paesaggistico e quello gastronomico del nostro paese. Afferma l’art director Fabio Migliorati per l’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Arezzo:

Coltivare Cultura significa concepirla come l’insieme di criteri risolutivi e prassi consolidate. Affrontare il tema della cultura coltivata determina un percorso materiale inscritto nell’ambito educativo e didattico, mentre la visione gastronomica e culinaria consente di attivare legami sensorial-morali: quel Vero (paesaggio), quel Buono (cibo), quel Bello (arte) che fanno l’Italia… E tale trittico delle meraviglie deliziose.

L’evento sarà suddiviso in sezioni: Iconic, Project, Event, sia all’esterno, coinvolgendo gli spazi cittadini (Corso Italia, Piazza del Popolo, Piazza Fanfani, Piazza Monaco e molte altre), sia all’interno degli spazi museali , dove famosi artisti della scena contemporanea: Ai Wei Wei, Rolando Deval, Moataz Nasr, Alfredo Pirri, Paolo Grassino, Bernardi Roig, Ruairiadh O’Connell, Anish Kapoor, Joseph Kosuth, Simon Fujiwara a confrontarsi con le nuove frontiere del fare cultura. Quest’anno l’art director punta sulla street art, come modalità di intervento contro il degrado delle città e afferma:

La street art è un nuovo modo di fare mecenatismo ed una nuova espressione artistica di grande vitalità ed efficacia comunicativa, come ha dimostrato la felice esperienza di “Big City Life” a Tor Marancia a Roma, quartiere che oggi è più visitato dei grandi musei. Icastica sposa perfettamente la mia sensibilità di fare dell’arte applicata al territorio lo strumento principe per combattere il degrado: è per questo motivo che Icastica è l’Italia che vorrei

Foto| icasticafacebook

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ultimo aggiornamento: 26-06-2015